30 luglio 2025
Aggiornato 18:30
Il ministro dell'Economia rassicura Bruxelles

Padoan: «Rispetteremo sia la sentenza che gli obblighi con l'Ue»

Il governo italiano "lavora nel rispetto della sentenza" della Corte costituzionale e a "misure che minimizzino l'impatto della finanza pubblica". Lo ha affermato il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, a proposito della sentenza della Corte costituzionale sulle pensioni.

Roma (askanews) - Potrebbe costare alle nostre finanze oltre 16,6 miliardi di euro la decisione presa la settimana scorsa dalla Consulta in materia previdenziale. A calcolarlo è l'Ufficio studi della Cgia di Mestre. Ma il ministro dell'Economia, Pier Carlo padoan, rassicura gli animi: il governo italiano «lavora nel rispetto della sentenza» della Corte costituzionale e a «misure che minimizzino l'impatto della finanza pubblica». Padoan, in occasione di un bilaterale con il presidente dell'Eurogruppo Jeroen Dijsselbloem al ministero dell'Economia, ha anche garantito che l'esecutivo adotterà misure «nel rispetto degli obblighi con la Ue».

L'Inps dovrà pagare 16,6 miliardi di euro
L'importo complessivo, che l'Inps rischia di restituire ai 5 milioni di pensionati che hanno subito il mancato adeguamento Istat disposto dal governo Monti con il «Salva Italia», è stato calcolato al netto dell'Irpef. Dall'analisi elaborata dalla Cgia si evince che il blocco avvenuto nel 2012-2013 ha interessato i pensionati che percepiscono un assegno mensile netto superiore a 1.088 euro. «Pare di capire - ha sottolineato il segretario della Cgia, Giuseppe Bortolussi - che il governo non darà luogo ad alcuna manovra correttiva per recuperare le risorse da restituire ai pensionati. Se questa posizione dovesse essere confermata, come si farà fronte a questa situazione visto che solo per sterilizzare le clausole di salvaguardia previste per l'anno prossimo il Governo dovrà tagliare la spesa pubblica di almeno 16 miliardi di euro?»

Rispetteremo la sentenza della Consulta
«Stiamo pensando intensamente sia sugli aspetti istituzionali e sia di finanza pubblica. Stiamo pensando a misure che minimizzino l'impatto sui conti pubblici ma rispetteremo la sentenza della Consulta», ha sottolineato il ministro dell'Economia e delle Finanze a margine di un convegno all'Accademia dei Lincei, sui provvedimenti che il governo dovrà prendere dopo la sentenza della Consulta che ha bocciato il blocco delle indicizzazioni delle pensioni (a partire da 1.400 mensili) introdotto a suo tempo dal governo Monti. «Quando avremo fatto i conti faremo le nostre valutazioni. Non mi pare ci sia una manovra all'orizzonte», ha precisato però il ministro, aggiungendo che il governo «rispetterà la sentenza, minimizzando l'impatto sui conti pubblici che proprio ora stanno andando meglio».