25 aprile 2024
Aggiornato 13:00
Il capogruppo Fi sulla legge elettorale

Brunetta: riforma incostituzionale, Mattarella rifletta

Aula semivuota per l'ok al voto finale sull'Italicum, appello al presidente della Repubblica Sergio Mattarealla e alla Corte Costituzionale contro «una riforma elettorale incostituzionale e violenta fatta approvare dal Governo sfregiando il Parlamento e la democrazia», e «firme nel Paese per un referendum abrogativo».

ROMA (askanews) - Aula semivuota per l'ok al voto finale sull'Italicum, appello al presidente della Repubblica Sergio Mattarealla e alla Corte Costituzionale contro «una riforma elettorale incostituzionale e violenta fatta approvare dal Governo sfregiando il Parlamento e la democrazia», e «firme nel Paese per un referendum abrogativo».

Lasciamo Pd solo in Aula
Il presidente dei deputati Fi Renato Brunetta, parlando a Montecitorio al termine dell'assemblea di Fi, descrive così la strategia di opposizione per contrastare l'Italicum targato Matteo Renzi. «Tutte le opposizioni - ha riferito Brunetta - non parteciperanno al voto finale per non essere partecipi di una giornata funerea per la democrazia e il Paese. Servirà a far capire al Paese la gravità di cosa sta accadendo e perché poi firmare per il referendum abrogativo che promuoveremo in tutto il Paese. E speriamo che servirà a far riflettere la Corte Costituzionale e il Capo dello Stato che deve promulgarla, poichè si trattata di una legge incosstituzionale grave, violenta, pericolosa. Lasciamo che il Pd sia da solo in aula con le sue stesse palesi contraddizioni e spaccature e con i suoi alleati che altro non sono che parlamentarei eletti con voti dati dal Paese a forze di opposizioni».

Anche Pd diviso
Le opposizioni decideranno se chiedere il voto segreto sul via libera definitivo della Camera sull'Italicum e sul momento in cui lasciare l'aula di Montecitorio in segno di protesta «quando avremo capito quale sarà il momento e il modo migliore per far vedere al Paese come anche il Pd, partito guidato dallo stesso presidente del Consiglio che fa violenza al Parlamento, è diviso sulla nuova legge elettorale fra chi a favore, chi contro, chi astenuto e chi assente». Renato Brunetta, al termine dell'assemblea del suo gruppo sull'Italicum, ha aggiunto ancora: «Saranno infatti capaci di divedersi anche su una legge che si voteranno da soli. E noi decideremo se e quando chiedere il voto segreto quando sarà più utile per farlo vedere al Paese».