18 aprile 2024
Aggiornato 21:30
Pd su Legge elettorale

Migliore: «Per non cedere all'immobilismo, è giunto il momento della decisione»

Il relatore di maggioranza dell'Italicum, Gennaro Migliore, dopo avere illustrato la legge elettorale, ha voluto sottolineare che il testo «costituisce un ragionevole equilibrio tra governabilità e rappresentanza, in ragione del premio di maggioranza e delle basse soglie di accesso».

ROMA (askanews) - «Per non cedere all'immobilismo credo sia venuto il momento ineludibile della decisione». Ha concluso così il suo intervento nell'aula della Camera il relatore di maggioranza dell'Italicum, Gennaro Migliore (Pd), il quale, dopo avere illustrato la legge elettorale, ha voluto sottolineare che il testo «costituisce un ragionevole equilibrio tra governabilità e rappresentanza, in ragione del premio di maggioranza e delle basse soglie di accesso».

«Non lasciamo il lavoro a metà»
«E' un testo che critica fattualmente l'esperienza delle coalizioni», ha aggiunto, precisando che la commissione Affari costituzionali è «consapevole della sovranità» del Parlamento. «Nessuna legge elettorale sarà mai perfetta e nemmeno questa lo è - ha proseguito -. Con molta più autorevolezza di me hanno sostenuto il presidente Mattarella e, prima di lui, il presidente Napolitano, dobbiamo evitare a tutti i costi di lasciare a metà il lavoro il lavoro faticosamente realizzato fin qui».

Replica al M5s
«Gli eletti previsti saranno, come dice la Costituzione, effettivamente 630». E' la rassicurazione che ha voluto dare all'Aula di Montecitorio il relatore di maggioranza dell'Italicum, nel suo intervento in apertura della discussione generale sulla legge elettorale. Migliore ha spiegato di volere replicare a «un'obiezione sollevata da uno degli esperti e ripresa in più occasioni dai colleghi M5s» in merito all'incertezza sul numero totale degli eletti.