24 settembre 2023
Aggiornato 03:00
I grillini contro il piano industriali presentato al Misi

M5s: «Whirlpool deve ritornare sui suoi passi»

"Il bilancio complessivo è allarmante anche perché è stato annunciato un probabile ulteriore ridimensionamento del numero di impiegati nel giugno prossimo, quando sarà ufficializzato un secondo piano riorganizzativo". Lo ha affermato la senatrice marchigiana del Movimento 5 Stelle Serenella Fucksia commentando il piano della Whirlpool.

Roma (askanews) - «Il bilancio complessivo è allarmante anche perché è stato annunciato un probabile ulteriore ridimensionamento del numero di impiegati nel giugno prossimo, quando sarà ufficializzato un secondo piano riorganizzativo».Lo ha affermato la senatrice marchigiana del Movimento 5 Stelle Serenella Fucksia commentando il piano della Whirlpool.

Fucksia: Inaccettabile il dimezzamento della forza lavoro
«Se questo dato verrà riconfermato - ha aggiunto- ci troveremo di fronte ad un dimezzamento della forza lavoro e questo è inaccettabile. In questo momento le priorità devono essere il mantenimento dell'occupazione ed il rilancio delle Marche come polo strategico nazionale» continua la senatrice del Movimento 5 Stelle. «La preoccupazione, dopo la chiusura del forno di Albacina - continua Fucksia - era già molto forte, ma questo scenario va oltre le più pessimistiche previsioni. Dopo l'annuncio di oggi si cristallizza una situazione difficilissima, soprattutto per un territorio, come quello marchigiano e di Fabriano in particolare, già fortemente segnato dalla crisi. Whirlpool ritorni sui suoi passi e rispetti gli impegni dell'accordo del 2013 mantenendo il polo fabrianese, eccellenza e risorsa industriale fondamentale anche per Whirlpool,che sarebbe penalizzata dal perdere il valore aggiunto di tanta tradizione, esperienza e storicità» conclude Fucksia.

Il M5S non starà a guardare questo scempio
«Whirpool-Indesit: mentre il Movimento 5 Stelle denunciava già nel giugno di due anni fa il rischio occupazionale conseguente a questa operazione, Renzi e il governatore uscente delle Marche Spacca hanno sempre spacciato l'acquisizione di Indesit come una "operazione fantastica. Oggi la multinazionale americana ha presentato il conto. 1350 esuberi e la chiusura degli stabilimenti di Albacina nei pressi di Farbiani, Caserta e None (Torino), ma con la promessa di Pulcinella che questo piano "porterà a volumi di produzione in crescita in Italia» continuano i pentastellati, e a parlare questa volta sono i parlamentari grillini congiunti di Camera e Senato: «Di fronte a questo scempio il Movimento 5 Stelle non sta a guardare. Ha già presentato una interrogazione a prima firma della parlamentare marchigiana Terzoni e darà battaglia già nell'incontro con le Rsu previsto lunedì a Roma».