25 aprile 2024
Aggiornato 12:30
Il Premier mette fine al valzer di dichiarazioni

Renzi si pronuncia. De Gennaro rimane

Il premier mette fine al pesante silenzio del governo sulla bufera che ha coinvolto De Gennaro dopo la sentenza G8, e rinnova il suo appoggio al presidente di Finmeccanica. Assoluta contrarietà è stata espressa invece da Nichi Vendola, leader di Sel, che ha sottolineato come il Pd, artefice della scelta di De Gennaro al vertice di Finmeccanica, debba dare delle spiegazioni.

ROMA (askanews) - «Il governo conferma la sua piena fiducia nei vertici di Finmeccanica». Finalmente si è espresso il premier Matteo Renzi, in conferenza stampa a palazzo Chigi, a proposito della sentenza della Corte di Strasburgo sui fatti del G8 di Genova e sulla richiesta di dimissioni di Gianni De Gennaro da presidente di Finmeccanica avanzata dal presidente del Pd Matteo Orfini.

RENZI: C'È STATA ASSOLUZIONE - Renzi ha così messo fine al valzer di dichiarazioni dem, in gran parte indignate, spesso caute, a volte battagliere. Il premier ha ricordato che il suo governo «ha confermato De Gennaro» alla presidenza di Finmeccanica «dopo la vicenda che lo ha riguardato e la sentenza che lo ha assolto». E ha aggiunto «Vorrei si parlasse di responsabilità della politica, talvolta: è facile parlare della responsabilità delle forze dell'ordine, dei manifestanti. Ma oggi sarebbe assurdo e inutile aprire una discussione del genere. Per il rispetto che dobbiamo a Finmeccanica, agli azionisti e a chi ha fiducia in questa società sui mercati, diciamo che il governo non ha alcun dubbio su De Gennaro».

VENDOLA: IL PD CI DEVE DELLE SPIEGAZIONI - Assoluta contrarietà alla riconferma di De Gennaro è giunta da Sel. «Il dottor De Gennaro al vertice di Finmeccanica? Chi è stato artefice di quella scelta dovrebbe risponderne. Parlo del Partito Democratico», afferma Nichi Vendola, parlando con i cronisti a Bari a margine di una conferenza stampa. "Penso - prosegue il leader di Sel - che chi lo ha nominato a Finmeccanica debba dare spiegazioni di come sia stato possibile. Capisco che oggi c'e' una spinta autocritica nel Partito democratico, ma non si è nominato da solo Gianni De Gennaro al vertice di Finmeccanica. Forse non c'era bisogno di aspettare una sentenza europea che ha condannato l'Italia per tortura, che certifica il fatto che nel nostro Paese abbiamo vissuto alcune notti cilene. Abbiamo vissuto episodi di violazione dei diritti fondamentali delle persone». «E che l'allora capo della polizia abbia potuto attraversare indenne quella stagione e quelle successive - conclude Vendola - è lo spaccato di un malcostume che c'è nel nostro Paese. E questo malcostume deve essere interrotto».