25 aprile 2024
Aggiornato 11:30
Dopo conferma del Nazareno

Un accordo e tanti in disaccordo

L'incontro romano tra il premier, Matteo Renzi, e il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, ha visto riconfermarsi l'ormai celeberrimo patto del Nazareno. Dal fila di Forza Italia arrivano complimenti ed incoraggiamenti per i compromessi raggiunti, ma anche rimproveri al Cavaliere: «Il Nazareno delle beffe».

ROMA - L'incontro romano tra il premier, Matteo Renzi, e il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, ha visto riconfermarsi l'ormai celeberrimo patto del Nazareno. Tra polemiche, attacchi, complimenti e incoraggiamenti, i compromessi sembrano essere raggiunti e l'asse Pd-Fi è sempre più solido.

CARFAGNA: ELEMENTI NEGATIVI, MA BUONO IL COMPROMESSO - Da Forza Italia, la portavoce dei deputati Mara Carfagna afferma: «Si è rinnovato un patto i cui obiettivi sono quelli di garantire governabilità e superamento del bicameralismo perfetto così da poter adottare decisioni parlamentari in tempi più rapidi rispetto quelli attuali. Noi continuiamo a voler collaborare». «Ci sono delle cose - ha aggiunto la Carfagna - che non ci piacciono come ad esempio le soglie di sbarramento basse non perché abbiamo in antipatia Alfano, ma perché rischia di non garantire quella la governabilità che la legge elettorale si pone come obiettivo chiave. Per quanto riguarda il premio alla lista anziché alla coalizione forse rischia di favorire un bipartitismo in un Paese che non è ancora pronto».

LA RABBIA DI BIANCONI - In una nota Maurizio Bianconi di Forza Italia, invece, afferma: «Nella prima Repubblica il governo trattava con i tre sindacati (Cgil socialcomunista, Uil socialdemocratico, Cisl democristiano), trovavano l'accordo, lo scrivevano e lo firmavano. Dopo veniva ricevuta la Cisnal, sindacato Msi,che firmava separatamente. Umiliazione accettata per esserci, per non venire cancellato. Ieri l'altro Renzi si è accordato con la sua maggioranza, hanno scritto e firmato. Ieri Berlusconi è stato ricevuto separatamente, ha confermato il patto. Per esserci, per non venire cancellato. Poi, per salvare la faccia, si è finto di lasciare due cose in sospeso, in realtà già definite»

IL NAZARENO DELLE BEFFE - «Non era questo - aggiunge - che molti di noi si aspettavano e che permetterà al centrodestra di riconquistare il suo elettorato. E chi dice che è stata tenuta la 'schiena dritta' dimostra, come nel nostro partito, la locuzione abbia un'interpretazione elastica e soggettiva. Noi non siamo disponibili per l'"ammuina" e faremo il nostro dovere contro il Senato degli imbrogli e contro la legge elettorale dei furbetti, in nome di chi aveva votato centrodestra per opporsi al Pd e al suo segretario e non per diventarne appendice subalterna e insensibile ai veri problemi del Paese (lavoro, emergenze, crisi) ma attentissima ai problemi propri (soglie, premi, liste). In sostanza, il Patto del Nazareno si è trasformato nel Nazareno delle beffe».

LA COMMEDIA DEGLI EQUIVOCI - Il nuovo patto Berlusconi-Renzi sulla riforma elettorale suggellato dal comunicato congiunto al termine del loro incontro rappresenta nient'altro che «una commedia degli equivoci caratterizzata dai non detto, in cui la politica corre il rischio di perdere anche il senso delle parole». Lo ha affermato in una dichiarazione il senatore di Forza Italia Augusto Minzolini. «Il comunicato congiunto Renzi-Berlusconi - ha detto - esprime con un'enfasi esagerata tutto e il contrario di tutto. Sui due capisaldi della legge elettorale (premio di coalizione o di lista,soglia di sbarramento) si riscontra una divergenza, ma nel contempo si assicura che il Patto vive. Un Patto che in nove occasioni è stato cambiato, a suo piacimento, da uno dei due contraenti (Renzi). Ed ancora: c'è l'intesa su un calendario spedito su riforma elettorale (malgrado l'intesa non ci sia) e costituzionale che per i suoi tempi può avere solo una motivazione, le elezioni anticipate in primavera; ma nel contempo, per l'ennesima volta, c'è l'impegno a portare a compimento la legislatura che dovrebbe,quindi, durare fino al 2018».