20 maggio 2024
Aggiornato 03:30
Primarie del Pd

Civati: «Non sono Pierino, faccio le cose sbagliate che mi dice il mio partito»

Il candidato alla segreteria del Pd: «Se gli elettori voteranno per Cuperlo o per Renzi io mi uniformerò e l`11 dicembre voterò la fiducia al governo Letta. Accetterò il risultato delle primarie. E se dovessi arrivare secondo, ci sarà una valutazione da fare»

ROMA - «Non voglio essere insolente verso il presidente della Repubblica, ma questo schema delle larghe intese non funziona. Una volta si chiamavano ribaltoni queste cose», così Pippo Civati, deputato del Partito democratico (Pd) e candidato alla segreteria del partito, oggi ad Agorà su Rai 3.

NON SONO PIERINO - «Mi presentano - ha sottolineato - come un 'Pierino' ma alla fine faccio le cose sbagliate che mi dice il mio partito. Da segretario faremo le cose giuste. A maggio Roberto Giachetti, renziano, presentò una mozione che noi abbiamo sottoscritto, per tornare al mattarellum. Il governo ci chiese di votare contro. Mi hanno chiesto di non votarla e per disciplina non l'ho votata. E io l'ho fatto».

FEDELE ALLA LINEA - Quanto al futuro, «se gli elettori voteranno per Cuperlo o per Renzi io mi uniformerò e l'11 dicembre voterò la fiducia al governo Letta», ha precisato Civati.

RICORDATE DORIA - «Se l'8 dicembre voterà meno di un milione e mezzo di persone sarà una tragedia, il segnale che il Pd non rappresenta più quel grande partito in cui invece tutti speriamo. Io confido che saranno molti di più», ha affermato Civati parlando della possibile affluenza alle primarie Pd di domenica. Civati non ha escluso sorprese, ed ha rievocato il precedente di Marco Doria, attuale sindaco di Genova: «Era terzo nei sondaggi e poi ha vinto».

SONO UN UNDERDOG - «Io - ha precisato - accetterò il risultato delle primarie. E se dovessi arrivare secondo, ci sarà una valutazione da fare». In ogni caso la sua è una condizione differente, all'interno del Pd, rispetto ai rivali Matteo Renzi e Gianni Cuperlo: «Gli altri candidati - ha spiegato - sono molto sostenuti. Sa come funziona: D'Alema con Cuperlo e i dalemiani con Renzi. Io preferisco essere un underdog».