20 aprile 2024
Aggiornato 12:00
Popolo della Libertà

Bondi: «Doveroso ricomporre partito», Cicchitto: «Pdl va defalchizzato non deberlusconizzato»

Il promotore del gruppo ribelle alla Camera: «Berlusconi e Alfano devono andare avanti, fare le riforme istituzionali, cambiare la legge elettorale e affrontare i nodi della politica economica e contemporaneamente però bisogna dare ad Alfano la possibilità di costruire un grande partito moderato riformista e garantista»

ROMA - Sandro Bondi ha scritto una lettera per ricomporre la frattura avvenuta nel Popolo della libertà: «Mi rivolgo con spirito sincero a tutti i parlamentari e membri del nostro partito, con cui ho condiviso una lunga e straordinaria esperienza politica. Abbiamo il dovere di lavorare per una ricomposizione e una rinnovata unità del nostro partito. Lo dobbiamo in primo luogo al presidente Silvio Berlusconi, nel quale tutti ci riconosciamo e al quale dobbiamo dimostrare soprattutto in questo momento la massima solidarietà e vicinanza politica e personale».

LO DOBBIAMO AD ELETTORI - Bondi ha proseguito: «Lo dobbiamo ai nostri elettori che vogliono un partito unito come fulcro e condizione dell'unità dell'intero schieramento di centrodestra alternativo alla sinistra. Lo richiede anche una stretta valutazione politica, che mostra come le posizioni del Partito democratico (Pd) e della sinistra italiana restano intransigenti anche di fronte alle pur minime richieste di rispettare le norme di diritto, nazionali ed europee, che devono valere per ogni cittadino».

GASPARRI, CONIUGARE LIBERTÀ PAROLA CON UNITÀ - Maurizio Gasparri, vicepresidente del Senato, ha continuato: «Con Matteoli, Romani e molti altri abbiamo auspicato una piena unità del centrodestra. Oggi anche Sandro Bondi rivolge un appello in tal senso, analogamente a quanto abbia fatto io e altri. Siamo quindi in tanti nel partito determinati a coniugare lealtà a Berlusconi, unità del Pdl, libertà di confronto sulle idee e su strutture che coinvolgano tutti coloro che rappresentino realmente idee e territori. Sono obiettivi che intendiamo raggiungere tanto più in un momento di attacco frontale ai diritti e alla libertà di Silvio Berlusconi».

GELMINI, DOBBIAMO TUTTO A BERLUSCONI - Stessa linea per la vicepresidente dei deputati del Pdl Mariastella Gelmini: «Le giornate che abbiamo attraversato hanno segnato il rischio concreto di una divisione senza ritorno che, come dice Sandro Bondi, dobbiamo impegnarci ad evitare: l'unità del centro-destra e la sua capacità di rappresentare una proposta politica vincente per l'Italia rappresentano il patrimonio e il risultato dell'azione di Silvio Berlusconi e del suo carisma. Questa unità dei moderati, che dobbiamo a Berlusconi rappresenta per noi e per l'Italia la vera prospettiva. Il mio auspicio ed il mio impegno sono stati e saranno sempre rivolti a contribuire a ricostruire il tessuto della nostra comunità politica in un confronto aperto che si presenta fin d'ora difficile e serrato, ma che dovrà portarci con onestà intellettuale, coraggio e lealtà a quella forma partito ed a quel cambiamento che abbiamo troppo a lungo trascurato. Sono convinta che questo sentire sia comune a tanti colleghi e soprattutto agli elettori del centro destra».

CARFAGNA, MANOVRE DI PALAZZO SPREGIUDICATE - Leggermente più dura Mara Carfagna, portavoce Pdl alla Camera: «Condivido nella sostanza e nella forma l'appello all'unità lanciato dal senatore Bondi. In questi anni ho sempre avuto a cuore l'unità del partito, ritenendo che sia politicamente miope frammentare l'offerta politica che il popolo di centrodestra giustamente pretende e che non è riuscito ad ottenere spesso per manovre di palazzo e operazioni spregiudicate».

BIANCOFIORE, GUERRIGLIA DI POTERE HA VIOLATO LUTTO NAZIONALE - Decisamente battagliera Michaela Biancofiore, coordinatrice regionale Forza Italia Trentino Alto Adige e sottosegretario alla Presidenza del Consiglio: «Mentre media e alcuni esponenti del Pdl sono distratti da una guerriglia di potere personale e hanno violato con bassezze anche il lutto nazionale indetto per la scomparsa di migliaia di vite umane nei nostri mari, ai danni di Berlusconi, senza il quale non esiste il Pdl, non esiste Forza Italia e soprattutto non sarebbe esistito politicamente nessuno, ma proprio nessuno di noi, si sta consumando la più grave ingiustizia della storia della democrazia italiana. Oggi con un patto politico, con una decisione che mette i membri della giunta tutti fuori legge, verrà espulso dal parlamento, contro la Costituzione, contro i nostri codici, contro la giurisprudenza vigente, l'uomo che gli italiani hanno scelto per oltre venti anni democraticamente nelle urne elettorali e al quale hanno affidato il proprio destino».

CICCHITTO, PDL VA DEFALCHIZZATO - Il promotore del gruppo «ribelle» alla Camera, Fabrizio Cicchitto ha spiegato: «La questione va trattata con grande senso di responsabilità. Il Pdl va defalchizzato e non deberlusconizzato. Berlusconi e Alfano devono andare avanti, dare sostegno al Governo, confrontarsi all'interno del Governo per fare le riforme istituzionali, cambiare la legge elettorale e affrontare i nodi della politica economica e contemporaneamente però bisogna dare ad Alfano la possibilità di costruire un grande partito moderato riformista e garantista. Tra Berlusconi e Alfano c'è una discussione in atto e io mi auguro che abbia un esito positivo, mentre c'è chi spera il contrario. Berlusconi esprime un ruolo carismatico in grado di aggregare il popolo di centrodestra, Alfano può essere invece il presente e il futuro del centrodestra e un riferimento per le realtà europee che sono in campo, nonché una faccia nuova, quindi la loro combinazione è fondamentale. Ma Alfano deve essere messo nelle condizioni di avere un rapporto positivo con Berlusconi e non di scontro».

BUTTIGLIONE, AD EUROPEE PPE SENZA BERLUSCONI - Rocco Buttiglione, presidente dell'Udc, in un'intervista a Formiche.net ha agitato le acque: «Non c'è spazio per Silvio Berlusconi nel fronte moderato uscito rafforzato dal voto di fiducia a Letta. Per le Europee, auspico una lista unica del Ppe in Italia nella quale far confluire tutte le forze che fanno riferimento ai popolari: il Pdl che ha come riferimento Alfano, l'Udc, Scelta civica. In questa convergenza, faccio fatica a vedere gli antieuropeisti del Pdl».

I «RIBELLI» CONTRO BUTTIGLIONE - «Con tutto il rispetto non è il presidente Buttiglione che ha il potere di fare le liste per le elezioni del prossimo parlamento europeo», ha affermato Cicchitto.
«Rinvio al mittente le provocatorie e irrispettose dichiarazioni nei confronti di Silvio Berlusconi da parte dell'onorevole Rocco Buttiglione, al quale dico che non permetteremo di far fare alla nostra iniziativa la stessa fine dell'Udc. Continueremo con lealtà, solo e sempre con lealtà, a sostenere le tesi della concordia e dell'unitarietà, invitando i colleghi e gli amici del Pdl a confrontarsi in maniera aperta e senza paure. In gioco non c'è il futuro dei singoli ma quello del centrodestra italiano», ha detto il senatore «dissidente» Carlo Giovanardi, a suo tempo fra i fondatori dell'Udc.