28 agosto 2025
Aggiornato 21:30
Istruzione

Decreto scuola, in arrivo 400 milioni, 86mila assunzioni. Ok ai testi di edizioni precedenti e stop al bonus maturità

Il premier Enrico Letta: «Da qui riparte il futuro del nostro Paese. Ci interessa investire dopo anni di tagli». Il ministro Maria Carrozza: «Ci abbiamo lavorato giorno e notte. Lo dedichiamo a tutti studenti italiani. Diventano protagonisti dell'azione politica»

ROMA - 400 milioni di euro al comparto dell'Istruzione. 100 milioni per aumentare il Fondo borse di studio, 15 milioni per mense e trasporti degli studenti più meritevoli, altri 15 per la lotta alla dispersione scolastica, 15 ancora per migliorare la connettività wireless negli istituti. Assunzione di 69mila docenti e 16mila ausiliari tecnici. Ma anche no alle sigarette elettroniche in tutti gli edifici scolastici e misure per ridurre il costo dei libri di testo. Queste le principali novità previste nel «decreto scuola», varato dall'ultimo Consiglio dei ministri.

LETTA, TORNA IMPEGNO PER DIRITTO A STUDIO - Il primo giorno di scuola, il premier Enrico Letta ha detto: «Dalla scuola riparte il futuro del nostro Paese. Ci interessa investire sull'istruzione dopo anni di tagli, questo riguarda sia la scuola che l'università. Abbiamo voluto dare prime risposte perché le risorse sono quelle che sono e facciamo i salti mortali, poi ce ne saranno altre. Finalmente torna l'impegno per il diritto allo studio, se non c'è questo non c'è la pari opportunità di accesso all'istruzione».
L'obiettivo del governo, ha proseguito il primo ministro, è una scuola «più moderna e più funzionale». Letta ha voluto mandare un messaggio di attenzione a «insegnanti, famiglie e studenti: la scuola ci interessa, è il cuore dell'impegno che vogliamo mettere proprio ora che i genitori riportano ai figli a scuola, e vogliamo che lo facciano in strutture che siano più all'altezza», grazie anche agli interventi per l'edilizia scolastica. D'altronde, ha sottolineato il premier, «la scuola è il luogo oltre la casa dove i nostri figli passano più tempo. Vogliamo sia un luogo accogliente e dove possano cogliere tutte le opportunità». Letta ha ricordato che il tema del diritto allo studio negli ultimi anni «è stato purtroppo tra i più tagliati», ma «senza diritto allo studio non c'è parità di accesso per superare le diseguaglianze delle condizioni di partenza», che invece è l'applicazione di «una delle parti più belle della Costituzione».

Poi il presidente del Consiglio ha accennato ad alcuni punti del decreto: «Abbiamo introdotto interventi che mirano a far gravare meno il peso dei libri di testo sulle famiglie». Una segnalazione particolare dal premier per le borse studio per l'alta formazione artistica, musicale e coreutica: «Questo era tutto un mondo che era fuori dal sistema delle borse di studio: l'estensione e il finanziamento delle borse di studio può far dire che il nostro Paese riprende ad investire nel futuro in un campo che ha reso grande il nostro Paese». Quindi Letta ha parlato di studenti stranieri, annunciando «un permesso di soggiorno esteso alla durata del corso di studi». Infine il premier ha motivato la cancellazione del «bonus maturità» spiegando: «Abbiamo deciso di accelerare, subito, l'eliminazione del bonus maturità che così com'è crea delle disparità nell'ingresso all'università».

CARROZZA, A REGIME 400 MILIONI DI EURO - I dettagli del decreto sono arrivati dal ministro dell'Istruzione Maria Carrozza: «Lo stanziamento per il decreto legge sulla scuola a regime sarà di 400 milioni di euro». Il governo stanzia «100 milioni di euro per aumentare il Fondo per le Borse di studio degli studenti universitari a partire dal 2014» e per gli anni successivi, ha proseguito Carrozza. Il decreto legge approvato dal Consiglio dei ministri ha stabilito «lo stanziamento di 15 milioni di euro per il 2014 per garantire agli studenti più capaci e meritevoli ma privi di mezzi il raggiungimento dei più alti livelli di istruzione», ha spiegato il ministro. Carrozza ha sottolineato che i fondi «saranno assegnati sulla base di graduatorie regionali e serviranno per coprire le spese di trasporto e ristorazione». Altri 15 invece (3,6 per il 2013, 11,4 per il 2014) saranno dedicati «alla lotta alla dispersione scolastica», ha aggiunto il ministro.

NUOVE ASSUNZIONI - Per quanto riguarda il personale, Carrozza ha annunciato che è previsto «un piano triennale di immissioni in ruolo per 69mila docenti e 16 mila ausiliari tecnici e amministrativi per gli anni scolastici 2014 - 2016. Il piano terrà conto dei posti vacanti e disponibili in ciascun anno e dei pensionamenti». Per garantire la continuità nell'erogazione del servizio scolastico degli alunni disabili, invece ha aggiunto il ministro, «viene autorizzata l'assunzione a tempo indeterminato di oltre 26mila docenti di sostegno». In questo modo, ha commentato il ministro, si darà una risposta «stabile» a più di 52mila alunni che fino ad oggi venivano assistiti da insegnanti che cambiavano ogni anno».

TESTI SCOLASTICI - Altra grande novità per quanto riguarda il libri di testo. Già da quest'anno scolastico, gli studenti potranno utilizzare i manuali delle edizioni precedenti, a patto che siano «conformi alle indicazioni nazionali», ha spiegato Carrozza.
Il ministro dell'Istruzione ha concluso spiegando che «il decreto legge approvato oggi dal Consiglio dei ministri è dedicato agli studenti italiani. Dobbiamo dare loro il segnale che diventano protagonisti dell'azione politica», ha aggiunto il ministro sottolineando che a questo decreto «il governo e tutti i ministri lo hanno voluto e ci hanno lavorato giorno e notte».