19 aprile 2024
Aggiornato 06:00
Riforme Costituzionali

La professoressa Carlassarre si dimette dal comitato saggi per le riforme

A seguito dello stop di ieri ai lavori parlamentari deciso dalla maggioranza per consentire la riunione dei gruppi Pdl per valutare la reazione alla decisione della Cassazione sulla data del processo Mediaset a Silvio Berlusconi. Il Ministro Quagliariello: «Mi rammarico, Governo non c'entra con stop Camere»

ROMA - La professoressa di diritto costituzionale Lorenza Carlassarre si è dimessa dal comitato per le riforme costituzionali istituito dal Governo per elaborare le proposte di modifica della seconda parte della Costituzione a seguito dello stop di ieri ai lavori parlamentari deciso dalla maggioranza per consentire la riunione dei gruppi Pdl per valutare la reazione alla decisione della Cassazione sulla data del processo Mediaset a Silvio Berlusconi.

«Cara professoressa - ha risposto a Carlassarre il ministro per le Riforme Gaetano Quagliariello in una lettera - ho letto con rammarico la lettera con la quale rassegni le Tue dimissioni dalla Commissione di esperti costituita dal Governo in vista del processo di riforma istituzionale che proprio in questi giorni è stato avviato dal Parlamento. Il rammarico deriva non solo dall'ovvio dispiacere per l'interruzione della Tua collaborazione ai lavori della Commissione, ma anche dalla consapevolezza, che il contenuto della Tua missiva mi autorizza a considerare condivisa, del clima assai positivo di confronto e di collaborazione che fin qui si era riusciti a creare. Reputo tale clima essenziale per il buon esito di un processo di riforma che è al tempo stesso importante e urgente ma anche tecnicamente complesso e politicamente delicato. In questo senso, il fatto che studiosi portatori di sensibilità e visioni culturali così diverse, quali sono i componenti della Commissione, siano finora riusciti a confrontarsi serenamente e a trovare un comune linguaggio e metodo di lavoro, rappresenta un ottimo risultato».

«Rispetto - ha proseguito Quagliariello - la tua decisione ma, relativamente alle specifiche ragioni che adduci a motivazione della stessa, non posso fare a meno di notare che la determinazione delle Conferenze dei Presidenti di gruppo dei due rami del Parlamento, oltre ad essere stata assunta in piena autonomia senza che sulla stessa il Governo abbia esercitato alcun ruolo, rientra nella fisiologia dell'organizzazione dei lavori parlamentari. E' infatti prassi consolidata delle Camere deliberare una breve sospensione dei propri lavori al fine di consentire ai parlamentari di un gruppo di partecipare ad attività di particolare rilievo o significato politico quali congressi o assemblee, di partito o di gruppo. Anche questo in fondo, oltre a rappresentare un fatto di fair play di cui tutte le parti rappresentate in Parlamento hanno all'occorrenza usufruito nel corso degli anni e delle legislature, è un elemento di democrazia costituzionale.Grato per le cordiali parole che mi hai riservato, Ti porgo i miei più cordiali saluti».