Quinto voto a Montecitorio, solo Rodotà e bianche
Si è aperta a Montecitorio la quinta votazione per l'elezione del presidente della Repubblica. Dal quarto scrutinio di ieri per l'elezione serve la maggioranza assoluta dei 1007 grandi elettori, il quorum è dunque a quota 504
ROMA - Si è aperta a Montecitorio la quinta votazione per l'elezione del presidente della Repubblica. Dal quarto scrutinio di ieri per l'elezione serve la maggioranza assoluta dei 1007 grandi elettori, il quorum è dunque a quota 504. Non sarà raggiunto, almeno nella seduta di questa mattina e salvo eclatante colpo di scena, stando alle posizioni annunciate dai diversi gruppi parlamentari
Dopo il flop a causa dei franchi tiratori nel voto segreto della candidatura bipartisan di Franco Marini giovedì e la rinuncia di ieri sera di Romano Prodi, a cui sono mancati oltre cento voti nel centrosinistra che ha portato Pier Luigi Bersani alle dimissioni da segretario del Pd (operative da dopo l'elezione del nuovo capo dello Stato), oggi il solo candidato al voto dell'aula di Montecitorio è Stefano Rodotà, sostenuto da M5S e Sel. I quali fanno appello ai grandi elettori a schierarsi con loro per il giurista. «Rodotà, Rodotà, Rodotà», ha ripreso a incitare in piazza Montecitorio l'ormai permanente presidio grillino.
«Sono molto irritato. Dai democratici - ha detto Rodotà in una intervista a Repubblica - un silenzio inspiegabile. Sono stato scelto dal web, non da Grillo. La mia candidatura girava in rete da mesi con sottoscrizioni, firme e appelli. Mi conoscono da una vita e neanche una telefonata. Ho lavorato tanti anni con quelle persone. Quando faceva comodo mi cercavano parecchio».
Il Pdl, come ieri, non parteciperà alla votazione. Il Pd, in frantumi, voterà scheda bianca e non esclude un estremo tentativo di convincere Giorgio Napolitano a ritirare la indisponibilità ad una rielezione, magari a termine. «Ipotesi che non esiste», ha assicurato Nichi Vendola, da oggi fisso con i grillini per Rodotà. Scheda bianca voterà anche la Lega. Come pure Scelta Civica. Che lavora a far crescere i consensi intorno alla candidatura del ministro dell'Interno Annamaria Cancellieri. Ieri sera Monti insieme a Pier Ferdinando Casini ha incontrato Silvio Berlusconi, per oltre due ore. E per oggi è annunciato il simmetrico colloquio con Pier Luigi Bersani.
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