18 aprile 2024
Aggiornato 22:30
La formazione del Governo

Montiani a Bersani: «Nasca Esecutivo anche di minoranza»

Dentro Scelta Civica ragionano così sulle prospettive che si aprono dopo il preincarico affidato da Giorgio Napolitano a Pierluigi Bersani. Cui Scelta Civica guarda «senza preclusioni», in attesa di conoscere «i contenuti» della proposta del segretario PD

ROMA - Far riuscire a partire un governo, anche di minoranza. Impostare un dialogo formale sulle riforme costituzionali. E poi aspettare che il clima migliori. Dentro Scelta Civica ragionano così sulle prospettive che si aprono dopo il preincarico affidato da Giorgio Napolitano a Pierluigi Bersani. Cui Scelta Civica guarda «senza preclusioni», in attesa di conoscere «i contenuti» della proposta del segretario Pd.

NASCA GOVERNO DI MINORANZA - Innanzitutto, spiega una fonte montiana, «prendiamo atto con rammarico che la lucida analisi del Presidente della Repubblica ha mostrato come le larghe intese siano impraticabili». Ma ora, è il consiglio a Bersani, «va seguita millimetricamente la strada indicata dalla saggezza di Napolitano». E allora l'auspicio è che il segretario Pd «eviti atteggiamenti provocatori nei confronti del Pdl, anzi li coinvolga, come suggerito da Napolitano, in un confronto sulle riforme anche insieme al MoVimento 5 Stelle: una nuova Bicamerale o quello che sarà». In questo modo, ragiona una fonte montiana, potrebbe diventare possibile «che nasca un governo anche di minoranza: magari con la Lega, con l'ok di Berlusconi, o magari con il numero giusto di Senatori pidiellini pronti ad uscire dall'Aula al momento della fiducia». Oppure passando per il sostegno del neonato gruppo 'Grandi Autonomie e Libertà' che al Senato ha messo insieme 10 senatori dell'Mpa, del Pdl e della Lega: «Il motivo per cui siamo nati era dare all'Mpa la possibilità di non restare in un misto dominato da Sel. Loro hanno permesso la nascita del gruppo leghista alla Camera, noi ricambiamo il favore al Senato», spiega un senatore. Ma se il motivo della nascita del gruppo è strettamente tecnico, non è escluso che possa diventare quello il contenitore per un 'soccorso verde-azzurro' al tentativo Bersani: «Vedremo...».

CONFERMARE L'IMPEGNO EUROPEISTA - Una strada stretta, senz'altro, ma l'unica percorribile per i centristi, nella speranza che «una riflessione comune su riforme istituzionali e costituzionali possa aiutare a far maturare un clima migliore», spiega il coordinatore Andrea Olivero. E una strada che per 'allargarsi' deve passare necessariamente per la scelta del nuovo Presidente della Repubblica: «Vedremo se il Pd avrà l'intelligenza di dialogare con il Pdl...», auspica un centrista. Ma tuttavia i montiani spiegano: «Ancora non diamo per scontato nulla: nè che un governo nasca; nè che noi ne entriamo a far parte anche perchè non ce l'ha ordinato il medico; nè che votiamo la fiducia. Per avere i nostri voti, e in particolare dei nostri 22 senatori, Bersani deve impostare un governo che sui contenuti guardi alle priorità che da tempo abbiamo indicato. Vedremo, se chiederà di incontrarci, cosa ci dirà». E come spiega Olivero, «saremo fermi nel riproporre temi quali un forte impegno europeista, la continuità delle riforme avviate dal governo Monti, il sostegno per il lavoro e le imprese».