D'Alema: «Scelta è tra noi e Berlusconi»
Lo ha detto Massimo D'Alema, entrando al Teatro Regio, di Torino, per la due giorni dei progressisti europei, interpellato sull'ipotesi che chi vota Rivoluzione Civile vada in realtà contro il PD: «Italiani si chiedano se vogliono voltare pagina»
TORINO - «La scelta che è di fronte agli italiani è chiara, cioè da chi vogliono essere governati. Noi abbiamo una legge maggioritaria e quindi la forza che avrà più voti alla Camera avrà la maggioranza assoluta. Se non sarà il Pd, sarà Berlusconi. Questa è la scelta fondamentale». Lo ha detto Massimo D'Alema, entrando al Teatro Regio, di Torino, per la due giorni dei progressisti europei, interpellato sull'ipotesi che chi vota Rivoluzione Civile vada in realtà' contro il Pd.
Quanto alla campagna elettorale in corso, D'Alema ha detto che «con gli interlocutori in campo» e con la «crisi della politica italiana, c'era da aspettarsi anche di peggio. Non è che ci fosse granché da aspettarsi. Più' che altro mi attendo che gli italiani scelgano, e si chiedano se vogliamo voltare pagina dopo 20 anni di Berlusconismo e costruire una politica seria».
«La condizione per compiere questa svolta è che il Pd vinca le elezioni» ha concluso.
C'è un'altra possibilità in Europa, con i progressisti - «Per noi è essenziale affermare una terza posizione: non siamo con il populismo antieuropeo, ma neppure per un'Italia acquiescente nei confronti delle scelte conservatrici della signora Merkel. Mostrare che c'è un'altra possibilità in Europa, come cercheremo di fare in questi due giorni, è fondamentale nel nostro rapporto con l'opinione pubblica italiana». Lo ha detto Massimo D'Alema intervenendo ai lavori della due giorni di Torino con i progressisti europei.
«Insomma, c'è qualcosa che può essere fatto da noi al di là delle istituzioni: far crescere la politica europea con elaborazioni, individuazioni di proposte, iniziative dal basso. Una vera e propria comunità, che crei il terreno nel quale anche le istituzioni possano mettere radici più profonde», ha concluso il presidente della Feps.