3 maggio 2024
Aggiornato 03:00
Centrosinistra | Primarie PD

Renzi: Se vinco le primarie sarò Premier

Il Sindaco di Firenze a La Repubblica: «Le primarie secondo me servono ad allargare il campo del Partito democratico. Non è un male che le piazze si riempiano dei delusi di vari schieramenti e non solo del Pdl. Ci sono, e sono tantissimi, anche quelli di sinistra, del Movimento 5 stelle, quelli che non vanno a votare o pensano di non votare più PD»

ROMA - «Se perdo le primarie non vado via ma se vinco sarò io premier, non Monti». In una intervista a La Repubblica, Matteo Renzi risponde alle critiche: non voglio che i democratici restino una riserva indiana.

«Le primarie secondo me servono ad allargare il campo del Partito democratico. Non è un male che le piazze si riempiano dei delusi di vari schieramenti e non solo del Pdl. Ci sono, e sono tantissimi, anche quelli di sinistra, del Movimento 5 stelle, quelli che non vanno a votare o pensano di non votare più Pd. Questo è il senso delle primarie. Altrimenti ci schiacciamo sulla vocazione minoritaria dei Fassina perdendo di vista la vocazione maggioritaria che è la scintilla originaria del Pd».

«La sinistra corre un serio rischio: consegnare non tanto Monti ma i contenuti della sua azione di governo a un'ipotesi centrista. Sarebbe la sconfitta del Pd. Io - dice Renzi - vorrei un centrosinistra che fosse capace di migliorare e innovare l'agenda Monti, senza tornare indietro. Lo abbiamo già fatto una volta, durante il governo Prodi, abolendo lo scalone sulle pensioni e buttando 9 miliardi. Io mi preoccupo che il Pd non vada verso un modello 'riserva indiana'. Le primarie sono proprio l'occasione per dare forza al centrosinistra, per evitare la Grande coalizione. Con tutte le conseguenze che già vediamo, basti pensare ai veti sull'anti-corruzione».

«Chi vince le elezioni - prosegue il sindaco di Firenze - va a Palazzo Chigi. Non è pensabile fare le elezioni come se fossimo su Scherzi a parte: si vota e poi appare il cartello 'abbiamo giocato'. Il destino personale di Monti è molto importante per i mercati oggi e per vari ruoli istituzionali domani. Quello che conta sono i contenuti del lavoro del premier. Vanno migliorati, ma non è che appena va via il supplente ricomincia il casino di prima».