Monti: Lascerò l'Italia fuori dall'emergenza
La Bce «farà tutto» quello che le consente il suo statuto per preservare l'Euro, «e sarà abbastanza». Le parole di Mario Draghi avvicinano l'obiettivo di Mario Monti: lasciare un'Italia «meno in emergenza» quando sarà terminato il mandato del suo Governo
ROMA - La Bce «farà tutto» quello che le consente il suo statuto per preservare l'euro, «e sarà abbastanza». Le parole di Mario Draghi avvicinano l'obiettivo di Mario Monti: lasciare un'Italia «meno in emergenza» quando sarà terminato il mandato del suo Governo.
Parole che il premier sapeva in anticipo sarebbero arrivate, e che hanno sortito l'effetto sperato: lo spread è tornato sotto quota 480, l'euro si è apprezzato, le Borse hanno recuperato parte delle pesanti perdite di questi giorni. Parole che Monti ha accolto con estremo favore, tanto più che dimostrano una tesi più volte ribadita dal premier: lo spread alto non dipendeva dalla situazione economica italiana, ma dall'incertezza sul futuro dell'euro.
Dunque Monti può ora concentrarsi sui prossimi atti del governo. Il taglio dei sussidi alle imprese, «quelli che si possono tagliare», è ormai «nella 'pipe line' della spending review», dice il premier in un'intervista a Tgcom24. Resta però il fronte delle riforme istituzionali, e soprattutto della legge elettorale. Ancora una volta Monti ha spronato i partiti, legando il buon esito del loro confronto alla fiducia dei mercati: «Se riuscissero, come Napolitano spesso sollecita a fare, a trovare un accordo per la riforma della legge elettorale, si darebbe il senso di un progresso realizzato e anche i mercati e i cittadini, che sono più importanti dei mercati, sarebbero rassicurati». Ma più in generale, ciò che conta è che terminata l'esperienza dei tecnici i partiti non cedano sul fronte del rigore, mantenendo lo stesso impegno mostrato in questi mesi a sostegno delle scelte del governo: «Credo che sul futuro politico dell'Italia siano i politici a poter dare rassicurazioni e credo che i mercati, se hanno considerato rigorose le politiche degli ultimi otto mesi, è perché il governo non le ha condotte da solo ma anche con il consenso del Parlamento che è composto da politici. Spero che continuino, anche con l'avvicinarsi delle scadenze elettorali».
Martedì Monti da Hollande a Parigi per colazione di lavoro - Martedì prossimo, 31 luglio, il presidente del Consiglio, Mario Monti, sarà a Parigi per una colazione di lavoro con il presidente della Repubblica francese, Francois Hollande. Lo rende noto il sito di Palazzo Chigi.
Mercoledì 1 agosto, poi, il premier sarà in Finlandia per incontrare il primo ministro Jyrki Katainen e il presidente della Repubblica Sauli Niinisto. Sempre ad Helsinki, giovedì, Monti parteciperà ad un seminario-incontro con gli ambienti economici organizzato da Finnish Institute of International Affairs e Confederation of Finnish Industries.
Nella stessa giornata del 2 agosto, poi, il presidente del Consiglio sarà a Madrid.
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