Bersani: D'accordo con Napolitano, noi siamo pronti
Il segretario Pd Pier Luigi Bersani a margine di un convegno sulla sanità: «Siamo gli unici che hanno presentato una proposta sulla legge elettorale». Il Pd non partecipa al «gioco delle dichiarazioni» che va in scena sui giornali, ma si occupa dei dei «problemi degli italiani»
ROMA - Il Pd è «d'accordissimo» con il capo dello Stato Giorgio Napolitano sulla legge elettorale. Lo ha detto il segretario Pd Pier Luigi Bersani a margine di un convegno sulla sanità: «Siamo pronti a discutere anche domani mattina, siamo l'unico partito che ha presentato una proposta di legge».
Noi ci occupiamo di problemi, non di dichiarazioni - Il Pd non partecipa al «gioco delle dichiarazioni» che va in scena sui giornali, ma si occupa dei dei «problemi degli italiani. Sono orgoglioso che mentre sui giornali prevale la chiacchiera o il gioco delle dichiarazioni un partito di governo come il nostro sia impegnato su un problema basico per gli italiani. Un partito popolare che conosce i problemi degli italiani e conosce anche come la gente li percepisce».
Cambiare su sanità ed enti locali - Nel decreto sulla spending review «vanno bene tante cose», ma su sanità e enti locali bisogna fare delle correzioni e il Pd ci lavorerà in Parlamento. Tante cose vanno bene, quello che non va bene riguarda la sanità e gli enti locali. Noi dobbiamo trovare soluzioni di alleggerimento e norme che innescano meccanismi di ripensamento, adesso ci ragioneremo con i nostri gruppi in Parlamento».
Nella sanità, come in altri servizi essenziali, per il Pd non può essere il mercato a dettare le regole. «Per noi, nella nostra visione utopica, davanti a certi bisogni non ci può essere né povero né ricco. Vale per la salute, per l'istruzione e per la sicurezza. Non accettiamo che sia il mercato a guidare la danza, mentre in tanti altri settori economici pensiamo che il mercato deve poter funzionare bene. Questa è la nostra idea di società».
Tavolo governo-regioni o rischio caos - Bisogna aprire un tavolo tra governo e regioni sulla sanità, perché altrimenti si rischia che la situazione diventi ingovernabile in Parlamento.
«Bisogna riprendere una discussione con il ministro della salute, con il tesoro e le regioni. Chiaro che in Parlamento la nostra parte la facciamo, ma c'è anche la Pdl che la vedo più impegnata sulla Rai tv, noi non abbiamo una maggioranza. Non vorrei che ci fosse una rottura istituzionale che alla fine non rende governabile questo processo...».
«Allo stesso tempo - ha aggiunto Bersani - chiedo alle regioni, a cominciare dalle nostre, che si mettano a ragionare su come può essere congegnato un patto sulla salute. In Parlamento garantisco per me, non posso garantire per gli altri. Se c'è un tavolo governo-regioni noi gli facciamo da sponda, senza è molto difficile».