20 agosto 2025
Aggiornato 09:00
Nota di Palazzo Chigi

Obama chiama Monti: Impegno per crescita e stabilità

Il Presidente USA chiede ragguagli sul dibattito italiano sull'Euro. Il viceministro Grilli: Monti al lavoro per buon esito del Consiglio europeo. Fitoussi a «La Repubblica»: Patto di Roma non basterà

ROMA - Il presidente degli Stati Uniti Barack Obama ha telefonato oggi al presidente del Consiglio Mario Monti. Ne dà notizia una nota di palazzo Chigi, nella quale si sottolinea l'interesse di Obama per l'impegno italiano a favore della crescita e della stabilità, e si spiega che il presidente americano ha chiesto anche ragguagli sul dibattito politico italiano riguardo all'Euro.

Telefonata anche al Premier greco Samaras - Obama ha chiamato stasera anche il primo ministro conservatore greco, Antonis Samaras, per esprimere il sostegno degli Stati Uniti al nuovo governo greco di coalizione, e per augurargli una «buona convalescenza», a quanto si è appreso da fonti governative greche.
Il presidente americano ha detto a Samaras che la Grecia deve agire per restare nell'Eurozona, e che gli Stati Uniti aiuteranno Atene in questo senso, secondo le fonti. Samaras sarà però fuori gioco in questa che appare essere la settimana cruciale per il futuro della Grecia e dell'Eurozona. Il primo ministro è stato infatti dimesso oggi dopo essere stato sottoposto a un intervento chirurgico alla retina, e dovrà rimanere al riposo per alcuni giorni.

Grilli: Monti al lavoro per buon esito del Consiglio europeo - «Il nostro presidente del consiglio sta lavorando intensamente affinchè questo Consiglio europeo porti buoni risultati nella direzione della stabilizzazione dell'area dell'euro sotto tutti i profili». E' quanto ha dichiarato il viceministro dell'Economia, Vittorio Grilli, a proposito del summit previsto per il 28 e 29 giugno.
Parlando a margine di un convegno alla Bocconi, Grilli non si è poi voluto sbilanciare in previsioni sull'esito delle tre aste di titoli di Stato italiani in programma questa settimana, che preoccupano invece i mercati. «Siamo abituati alla volatilità. Sono giorni di grande importanza perché portano al Consiglio europeo», ha affermato.
«Dire che abbiamo le aste non è una novità, le abbiamo ogni due settimane. E' il nostro lavoro, per fortuna non dico quotidiano», ha detto ancora Grilli. Quanto infine, alle odierne dichiarazioni del premier tedesco Angela Merkel, Grilli ha commentato: «Ogni giorno ha le sue dichiarazioni, fa parte di questa situazione di incertezza a cui i mercati non si sono ancora abituati».

Fitoussi: Patto di Roma non basterà - «Il momento è cruciale e gli sforzi ci sono stati, ma ho paura che i mercati stamattina non saranno convinti. Il patto da 130 miliardi concluso a Roma è ancora generico e legato a misure di lungo termine mentre qui la casa brucia e serve qualche provvedimento immediato, efficace e attuabile senza troppi indugi». A sottolinearlo, in un'intervista a La Repubblica, è l'economista francese Jean-Paul Fitoussi.
Secondo l'economista, «di buono c'è che almeno la Francia porta avanti con determinazione le sue posizioni pro-crescita». Quanto alle misure di pronto intervento da mettere in campo, Fitoussi non ha dubbi: «Bisogna smuovere le istituzioni finanziarie. La Bce, senza aspettare improbabili revisioni dello Statuto, deve ampliare gli acquisti sul secondario con una potenzialità apparentemente illimitata, l'unica che spaventa gli speculatori». E, poi, «c'è l'Efsf, ottima l'idea di Monti di renderlo uno strumento anti-spread», conclude.