Monti: Vertice a 4 per rafforzare il metodo comunitario
Il Premier: L'armonia Francia-Germania necessaria, ma non più sufficiente. Berlusconi: Ipotesi uscita da euro espediente tattico. Gli Stati dovrebbero unirsi e far uscire la Germania. Prodi: Il vertice del 28 e 29 giugno non sará decisivo
ROMA - «L'armonia» tra Francia e Germania «è interesse vitale per tutta l'Europa» e «l'accordo tra di loro è condizione necessaria per i progressi dell'Ue, anche se sempre meno una condizione sufficiente». Il presidente del Consiglio, Mario Monti, intervistato dalla Stampa, spiega così il vertice a quattro di oggi e sottolinea che «negli ultimi anni l'Italia non era sollecitata a co-influire nel processo come gli altri due, ma all'attuale governo italiano la Francia del Presidente Sarkozy e la Germania della cancelliera Merkel hanno fatto una apertura: da qualche tempo si era stabilito che a Roma si sarebbe tenuto un incontro a tre. Abbiamo poi ritenuto, visto l'interesse del governo spagnolo a partecipare, di accogliere volentieri la richiesta».
Serve un mercato unico veramente integrato - «La partecipazione dell'Italia a queste cerchie informali è importante, ma la vedo come un modo per rafforzare e non indebolire il metodo comunitario: se avessimo allargato ad altri paesi sarebbe stato quasi un surrogato del Consiglio europeo».
«Io - aggiunge il premier - vedo la partecipazione italiana come un modo per fare ponte tra gli 'ins' e i 'pre-ins' per quanto riguarda l'eurozona e dunque abbiamo appoggiato la richiesta del governo polacco di avere - nell'ambito del Fiscal compact - una adeguata presenza a tante riunioni, se non a tutte, dell'euro-vertice. E con la Gran Bretagna abbiamo e avremo molte iniziative in comune. Una linea che ci accomuna, sia alla Polonia che alla Gran Bretagna ed è la convinzione che la crescita europea abbia molto da guadagnare da un mercato unico veramente integrato».
Berlusconi: Ipotesi uscita da euro espediente tattico - «L'ipotesi dell'uscita dall'euro di certi Paesi non è una provocazione ma, magari, è un espediente tattico: può essere un modo per influire sulla Germania e spingerla a una decisione più saggia e razionale, cioè di consentire alla Bce di stampare euro in difesa dei debiti di tutti i partecipanti alla nostra comune moneta». Lo ha detto Silvio Berlusconi incontrando a Fiuggi i giovani del Pdl.
Gli Stati dovrebbero unirsi e far uscire la Germania - «Per uscire da questa spirale di recessione si deve arrivare ad avere una Bce, che oggi può solo controllare l'inflazione, che diventi banca di garanzia e provveda alla necessità a stampare moneta. Chi si oppone? La Germania perché ha convenienza a mantenere questa situazione. Allora che fare? Gli altri Stati dovrebbero unirsi e imporre alla Germania di uscire lei dal sistema dell'euro e tornare al marco».
Prodi: Il vertice del 28 e 29 giugno non sará decisivo - «Dall'inizio della crisi ho contato 25 o 26 vertici, ma che hanno portato a interventi sempre piccoli e tardivi. La mia previsione e che anche il vertice del 28-29 giugno non sará decisivo». Lo ha detto l'ex presidente della commissione europea e del Consiglio, Romano Prodi, concludendo a palazzo Giustiniani un convegno dedicato al futuro dell'Unione Europea.
Amato: Unica via di salvezza è l'integrazione politica - L'unica «via di salvezza per l'Unione Europea è l'integrazione politica». Lo ha detto Giuliano Amato intervenendo a un convegno sul futuro dell'Ue a palazzo Giustiniani, a Roma. «Non è perseguibile la stabilità dell'Euro - ha aggiunto Amato - senza una maggiore integrazione fiscale, ma essa è impossibile senza integrazione politica, lo sapevamo da 10 anni ma lo stiamo riscoprendo adesso».
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