9 maggio 2024
Aggiornato 11:00
Politiche europee | Crisi del debito

Monti: L'uscita dal tunnel dipende moltissimo dall'Europa

Il Premier al TG1: «Evitare il precipizio è dipeso da noi, ora serve anche l'UE. La crescita poggerebbe su sabbie mobili se non poggiasse sul rigore». Il Segretario del PD, Bersani: «Situazione tesa ma non si può dare la colpa a Monti»

ROMA - «Evitare il precipizio è dipeso soprattutto da noi, uscire dal tunnel dipende noi ma moltissimo dal fatto che il resto dell'Europa ci aiuti a spingerci in avanti oppure sia in recessione». Il premier Mario Monti, intervistato dal tg1, torna a insistere sul ruolo dell'Unione Europea per favorire la crescita e l'uscita dalla crisi.
Quando usciremo dal tunnel, chiede il direttore del Tg1? «E' un tunnel - replica Monti - ma è anche una strada che a un certo momento ha avuto una curva quando ci si è accorti che andando dritti si sarebbe finiti nel precipizio. Ma il terreno è ancora montagnoso, c'è un lungo tunnel fuori dal quale ci sarà una prospettiva di crescita maggiore. La risposta che mi piacerebbe poter dare presto dipenderà da cosa farà l'Europa: riesce ad evitare una nuova crisi greca? Riesce ad innescare un nuovo meccanismo di crescita? Ecco perchè chi governa l'Italia deve passare molto tempo in questa sala (quella del Consiglio dei Ministri, ndr) ma anche molto tempo con gli altri Paesi, in particolare con l'Europa, perchè la nostra uscita dal tunnel dipenderà moltissimo da quello che farà la Ue in termini di crescita».

«La crescita poggerebbe su sabbie mobili se non poggiasse sul rigore» ha poi sottolineato Monti. «Rigore vuol dire mettere a posto i conti di un Paese come di una famiglia o di un'impresa - ha spiegato Monti - e questa è una premessa necessaria perchè l'economia possa crescere e solo la crescita può creare più occupazione. L'Italia ha dovuto preoccuparsi del bilancio pubblico ma lo ha fatto anche prendendo provvedimenti per la crescita, e la crescita poggerebbe su sabbie mobili se non poggiasse sul rigore». Ma ormai in Europa «si è raggiunto un accordo sul fatto che le due cose convergono».

Bersani: Situazione tesa ma non si può dare la colpa a Monti - La situazione del Paese è molto «tesa», ma la «colpa» non può essere data a chi fa il «pompiere», cioè il Governo Monti. Lo ha detto il segretario Pd Pier Luigi Bersani, ad una iniziativa pubblica. «La situazione è molto tesa, noi interloquiamo in modo dialettico con questo governo, affermando però con nettezza che se c'e un incendio non si può dare la colpa al pompiere. Il pompiere può sbagliare qualche mossa, ma la colpa è di chi ha appiccato il fuoco», ovvero il Governo precedente.