21 maggio 2025
Aggiornato 19:30
Prima sessione del summit del G8

G8: Monti agli altri leader, ora crescita e investimenti

Il Premier: «L'Italia ha le carte in regola, siamo qui per ribadire la nostra posizione». Una posizione che ormai sembra comune a tutti i Grandi, tranne la Germania. Obama vede in Monti l'uomo della coesione, l'uomo capace di creare il clima giusto in Europa

WASHINGTON - Più crescita e investimenti. E' la richiesta che il presidente del Consiglio, Mario Monti, ripeterà oggi aprendo la prima sessione del summit del G8, quella su Economics and Global Issues. La prima di quattro sessioni di lavoro, più la quinta per le conclusioni del vertice: quella più attesa, naturalmente, su crescita economica e commercio.
Monti quindi ribadirà che rigore e crescita devono andare di pari passo. Continuerà a difendere ciò che ha difeso in passato: gli investimenti produttivi che possono far bene alla crescita devono essere scorporati dalla spesa corrente. Una posizione che ormai sembra comune a tutti i Grandi, tranne la Germania.

Obama vede in Monti l'uomo della coesione, l'uomo capace di creare il clima giusto in Europa. Per questo lo ha scelto per aprire i lavori: anche se il G8 non potrà concludersi con risultati concreti per l'Europa, gli Stati Uniti, a pochi mesi dalle elezioni presidenziali, premono per trovare una posizione comune, convincendo la Germania ad abbandonare la via del rigore a tutti i costi. E salvare l'Europa.

Il Premier: Siamo qui per ribadire la nostra posizione - Per questo, l'obiettivo - come hanno fatto capire fonti governative - è quello di includere nel comunicato finale del G8 la necessità di coniugare rigore e crescita, con una «golden rule» che permetta di investire. Non c'è, però, una ricetta comune: ogni Paese avrà un margine di movimento diverso, a seconda di necessità e possibilità.
«Vengo a rappresentare un'Italia con le carte in regola» ha detto Monti. Per chiarire che Roma ha la sua posizione ed è negli Stati Uniti per ribadirla: serve «una crescita molto più vigorosa». Sarà sicuramente d'accordo con lui il nuovo presidente francese, Francois Hollande, con cui è in programma un bilaterale prima dell'inizio del vertice (alle 19, l'1 di notte in Italia). Vertice in cui si parlerà anche di sicurezza energetica e alimentare, primavera araba, transizione in Afghanistan. Ma con la mente sempre all'Europa.