29 marzo 2024
Aggiornato 07:30
Conferenza a Firenze «Sullo Stato dell'Unione»

Monti rassicura la Merkel e riconosce gli «sforzi» di Berlusconi

Il mantra del Premier: Il Governo italiano è assolutamente convinto della qualità e della virtù della disciplina di bilancio e mai avallerà atteggiamenti «elusivi». Così convinto che la cancelliera tedesca Angela Merkel «non deve temere» le sue proposte sulla crescita

ROMA - Una proposta concreta per la crescita, un tributo al governo Berlusconi che sulle riforme strutturali «ha fatto molto», un mantra: «Il governo italiano è assolutamente convinto della qualità e della virtù della disciplina di bilancio» e mai avallerà atteggiamenti «elusivi». Così convinto che la cancelliera tedesca Angela Merkel «non deve temere» le sue proposte sulla crescita. Il premier Mario Monti passa mezza giornata a Firenze per intervenire a una sessione della conferenza su The State of Union e parla per quasi un'ora. Prima l'intervento nel salone dei Cinquecento - con i commissari europei Michel Barnier e Olli Rehn ad ascoltarlo - poi la conferenza stampa.

Investimenti fuori dalla disciplina di bilancio - Il presidente del Consiglio propone una finestra di tre anni durante la quale le spese per gli investimenti su specifici settori potrebbero essere esentate dai vincoli dei trattati europei sulla disciplina di bilancio e sul Fiscal compact. Ad esempio, spiega, «gli investimenti sulla banda larga comunitari potrebbero essere finanziati a livello comunitario e quelli a livello nazionale verrebbero incoraggiati perché gli investimenti di quel tipo non sarebbero contati ai fini del patto di stabilità e del Fiscal compact».
Per la Merkel Monti usa parole rassicuranti e aggiunge che il vento nuovo che spira in Francia con l'arrivo all'Eliseo di un presidente socialista sarà compatibile con il rigore dei conti caro ai tedeschi. «Il maggiore calore che Hollande mette sulla crescita è benvenuto - osserva - e credo che sia conciliabile con la disciplina di bilancio». Comunque è dagli stati nazionali che nasce la crisi politica dell'Ue perchè lì osserva il premier - precisando poi di non essersi riferito all'Italia - i leader rifuggono dalle responsabilità di scelte impopolari preferendo essere follower.

Il tributo a Berlusconi - Infine il tributo al lavoro svolto dal governo Berlusconi che ritorna almeno tre volte nelle parole di Monti. Prima riconosce che l'ex premier e il suo esecutivo hanno «fatto molto» per le riforme strutturali, poi che si è trattato di riforme «significative», infine ricorda che il suo governo vuole «doverosamente intensificarle». Insomma Monti «non si pronuncia sulle scelte degli elettori» alle ultime elezioni amministrative ma pare avere ben presente la reazione dei dirigenti del Pdl davanti alla sconfitta.