20 aprile 2024
Aggiornato 11:30
La crisi dei debiti sovrani

Monti: Non ci sono margini per deroghe al rigore

Il Premier: Favorisce la crescita, anche se non nell'immediato. Non molti fondi, ma ci sono segni di ottimismo. In passato si è speso troppo per posti improduttivi. Politici italocentrici sembrano marziani in Europa

RHO PERO - Il presidente del Consiglio, Mario Monti, ha detto che «il rigore favorirà la crescita», anche se «non nell'immediato» perché per molti anni il paese ha seguito percorsi divergenti rispetto «alla buona condotta in termini economici».
«Margini per deroghe al rigore - ha sottolineato il premier - non ci sono perché molti settori hanno buoni titoli per chiedere, ma il rigore deve permeare ogni settore».
Fatta questa premessa, il premier ha ribadito che da diversi settori riceve suggerimenti da ascoltare, e «da cogliere subito», ma soltanto nel momento in cui ci saranno più risorse. Fino ad allora la priorità è evitare «un crack che peggiorerebbe la situazione di ciascuno».

In passato si è speso troppo per posti improduttivi - «Se oggi non è facile reperire risorse per gli asili nido è perchè nel passato si è largheggiato nel debito pubblico non per fare asili ma in sussidi a fin di bene, come mantenere posti di lavoro diventati improduttivi». Lo ha detto il presidente del Consiglio, Mario Monti, in un passaggio dell'intervista concessa ai ragazzi del liceo Newton di Roma e trasmessa oggi da Rai 3 nel corso della trasmissione «Istituzioni».

Tecnici perchè la politica non in momento di splendore - «Non sarebbe carino se dicessi che la nomina del governo tecnico è il risultato del fallimento politico, ma se la politica fosse stata in un momento di splendore, se ci fosse stata un'armoniosa collaborazione tra i partiti per le magnifiche sorti progressive del Paese, forse non si sarebbe sentito il bisogno di rivolgersi a qualcosa di diverso».

Politici italocentrici sembrano marziani in Europa - Il presidente del Consiglio, Mario Monti, risponde alle domande dei ragazzi del liceo Newton di Roma e, replicando a chi di loro lo ha definito un «marziano della politica», ha spiegato che «è mancato un po' il know how politico all'inizio ma poi - ha detto - mi sono sentito fortunato ad aver fatto tanto training in Europa», anche perchè «molto di quello che può fare l'Italia dipende dall'Europa». Poi, la stoccata: «Se io sono apparso un marziano nel panorama politico italiano, altrettanto uomini politici italocentrici corrono il rischio di apparire marziani quando vanno in Europa».

Non abbiamo una visione padana per l'Italia - Il presidente del Consiglio, Mario Monti, ha detto che il proprio governo non ha «una visione padana» per l'Italia. «Non abbiamo un ministero per il Mezzogiorno - ha ricordato il premier - così come non abbiamo una visione padana per l'Italia, ma un ministero per la coesione territoriale», ha detto durante una visita al Salone del mobile.
Quanto agli interventi per il Sud, Monti ha detto che il Governo, attraverso una serie di delibere del Cipe, ha attivato fondi dell'Unione europea «che rischiavano di rimanere nel cassetto» e che sono anche a favore del Nord.

Imu-bis? Non è nella mente del governo - L'ipotesi di una Imu-bis «non è nella mente del Governo». Il premier ha risposto con tono scherzoso a una domanda sull'ipotesi di una nuova tassa comunale sugli immobili: «Non vedo perché lei - ha detto rivolto a una cronista - prendendo atto della mia prudenza voglia mettere del proprio per trasformarla in idee, magari ottime, ma che non sono nella mente del Governo».

Non molti fondi, ma ci sono segni di ottimismo - Il presidente del Consiglio, Mario Monti, ha detto che, nonostante la scarsità di fondi pubblici per aiutare la ripresa economica, «ci sono lo stesso segni di speranza e ottimismo».
«Ci vogliono segni di crescita, non nell'immediato non si possono dare molti soldi dello Stato perché rimetterebbe in discussione i progressi fatti, però ci sono lo stesso segni di speranza e ottimismo».

L'Italia ritroverà presto la crescita - Il presidente del Consiglio, Mario Monti, ha detto che «l'Italia ritroverà presto la crescita». Una manifestazione di fiducia dimostrata, in particolare, dopo aver visto da vicino il settore del legno-arredo al Salone del mobile. Il settore rappresenta «il 3% del prodotto italiano - ha ricordato il premier - e in anni buoni di crescita, che abbiamo avuto e che l'Italia ritroverà presto, il 3% rappresenta l'intera crescita economica italiana in un anno».

Misure FMI oggettivamente importanti - Il presidente del Consiglio, Mario Monti, ha definito «qualcosa di oggettivamente importante» la decisione del Fondo monetario internazionale di destinare 430 miliardi di dollari per i paesi indebitati, compresi quelli europei. Alla domanda se siano sufficienti per calmierare le tensioni, il premier ha risposto: «Me lo auguro».
Monti non si è comunque sbilanciato in pronostici e ha sottolineato che «la reazione dei mercati non è sempre prevedibile ed è raramente saggio che chi governa si lanci in previsioni sulle reazioni dei mercati».