Bindi: No alla bozza Violante
Rosy Bindi e i Democratici davvero, la componente del Pd che fa capo alla vicepresidente della Camera, in una riunione oggi a Roma hanno bocciato l'ipotesi di riforma elettorale cosiddetta bozza Violante e chiesto che venga convocata l'assemblea nazionale del partito per discuterne
ROMA - Rosy Bindi e i Democratici davvero, la componente del Pd che fa capo alla vicepresidente della Camera, in una riunione oggi a Roma hanno bocciato l'ipotesi di riforma elettorale cosiddetta bozza Violante e chiesto che venga convocata l'assemblea nazionale del partito per discuterne.
La bozza Violante non ci convince - «Noi vogliamo cambiare la legge elettorale - ha spiegato Bindi in una conferenza stampa - ma non ci convince il progetto a cui si sta lavorando, ossia la bozza Violante, non solo perchè l'assemblea del Pd ha approvato un progetto diverso, doppio turno maggioritario con una quota proporzionale, ma anche perchè pur essendo necessario raggiungere un accordo con gli altri partiti ci sono degli elementi che per il Pd devono essere irrinunciabili: la scelta dei parlamentari, che i partiti si presentino con una proposta chiara agli elettori e che possano scegliere la coalizione di governo prima del voto. Il Pd deve porre queste questioni sul tavolo mentre la bozza Violante non risponde a nessuna di queste tre richieste».
Perciò Bindi chiede «la convocazione dell'assemblea nazionale, non per fare una conta, ma per permettere al partito di discutere e decidere su una posizione che è cambiata rispetto a quella votata all'unanimità».
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