25 aprile 2024
Aggiornato 12:00
Riforma della Legge elettorale

Legge elettorale, Enrico Letta: Testo condiviso entro Pasqua o non si fa

La mancanza di un disegno di legge potrebbe essere usata come alibi da quelli che non la vogliono fare. Della Vedova: No ai veti di chi dice «o tutto o niente». Briguglio: Si farà, prevarrà l'istinto di conservazione

ROMA - O si arriva a un disegno di legge condiviso «entro Pasqua» o la riforma della legge elettorale, semplicemente, salterà. Lo ha detto il vicesegretario del Pd, Enrico Letta, durante un convegno sul tema organizzato dall'Associazione per la politica presieduta da Michele Dau. «Se non si arriva a un testo condiviso entro pasqua - ha sottolineato Letta - le probabilità di approvare la riforma saranno bassissime, se non nulle», perchè la mancanza di un disegno di legge «potrebbe essere usata come alibi da quelli che non la vogliono fare».
D'accordo sulla necessità di arrivare in fretta a un testo condiviso da portare alle Camere, per «scongiurare l'ipotesi di un disegno di legge proveniente da altri, come ad esempio il governo» è anche il capogruppo di Fli alla Camera, Benedetto della Vedova, che ha sottolineato la necessità di una riforma delle «regole per le elezioni» che non sia soggetta «al veto di chi dice 'o tutto o niente'».

Briguglio: Si farà, prevarrà l'istinto di conservazione - «La riforme politiche, a cominciare da una legge che liberalizzi le liste elettorali, sono importanti quanto le riforme economiche. Sono vitali per il Paese le prime quanto le seconde. Le forze politiche che non consentiranno o ritarderanno la riconquista da parte dei cittadini delle libertà politiche attraverso una nuova legge elettorale, pagheranno un prezzo altissimo in termini di consensi. Sono fiducioso che prevarrà il senso di responsabilità o anche solo l'istinto di conservazione in quei soggetti politici che vorrebbero sabotare il buon lavoro che finora è stato fatto per arrivare a una riforma elettorale condivisa». E' quanto dichiara Carmelo Briguglio, vicecapogruppo vicario di Fli a Montecitorio