25 aprile 2024
Aggiornato 04:00
Michele Santoro alla Zanzara su Radio 24

Santoro: Berlusconi passerà alla storia come barzellettiere

«E un uomo straordinariamente intelligente ma oramai è vecchio e ha perso la testa per la f.... Renzi non sarà l'Obama italiano. Garimberti chi? Il presidente del circolo tennis ?». Rizzo Nervo: No miope della RAI a collegamento con Santoro. Orlando (IdV): Opposizioni unite per farlo tornare

ROMA - «Berlusconi? Una persona straordinariamente intelligente: non è una persona comune, ora però è un po' vecchio. E ha perso la testa per la figa...» Lo ha detto Michele Santoro alla Zanzara su Radio 24. «Certamente passerà alla storia anche come barzellettiere», ha detto ancora Santoro del Premier. «Io ero molto famoso prima che Berlusconi scendesse in politica, è cresciuto seguendo Samarcanda e guardandomi ha fregato la sinistra», ha proseguito.

Renzi non sarà l'Obama italiano - «Matteo Renzi propone un dinamismo interessante, smuove acque, sfida i brontosauri del Pd: è positivo questo attacco alla inamovibilità del pd che ricorda la vecchia Unione Sovietica».
«Il formato televisivo della Leopolda - ha sottolineato Santoro - aveva tratti molto accentuati di berlusconismo. E saputo che l'aveva fatto Gori è stato tutto chiaro...». E in particolare, «quando Renzi dice che vuole fare fuori il berlusconismo e l'antiberlusconismo sono un po' preoccupato; sembra non avere molto chiaro il problema...».
In ogni caso, a giudizio di Santoro, Renzi «è difficile che possa fare l'Obama italiano» mentre «può essere il leader di centro destra che è già un bel passo avanti rispetto a quello attuale...».

Garimberti chi? Il presidente del circolo tennis? - «Garimberti chi è? Il presidente della Rai? Vuole dire piuttosto il presidente del circolo di tennis che della Rai. ». «Quando critica il tg3 lo fa solo perchè aveva criticato Minzolini. Se uno dice una cosa a uno di destra deve dirne un'altra a uno di sinistra. Se fossi direttore generale della Rai, e si potrebbero fare le primarie anche tra chi paga il canone, per me Minzolini sarebbe ancora a La Stampa.», ha detto ancora Santoro. Quanto a Corrado Formigli passato a La7 e da domani suo antagonista il giovedì in prima serata Santoro dice di essere «sempre stato favorevole alla crescita dei nostri collaboratori, bene se ci sono tanti talenti che invadono la tv italiana. Pensavo che potesse far parte del nuovo progetto, gli ho anche spianato la strada con La7 e avevo detto che era molto bravo all'amministratore delegato. Credo che se è lì - ha affermato - è anche merito mio...».

Parenzo (Telelombardia): Forse Ferrara da noi come Santoro - Giuliano Ferrara potrebbe presto imitare Michele Santoro nella sua scelta di realizzare un programma da trasmettere su scala nazionale senza passare dai grandi network generalisti. Lo ha rivelato Sandro Parenzo, presidente del gruppo Mediapason (Telelombardia), durante la presentazione del programma Servizio pubblico dell'ex conduttore di Annozero che andrà in onda da domani proprio su una cordata di canali «territoriali» guidati da Telelombardia, su Sky e sul Web. «Con Ferrara ci siamo sentiti stamani e mi ha detto Quando avrò finito con Radio Londra, se mi date spazio, vengo ben volentieri anche io. Mi ha dato un segnale molto forte di interesse. Del resto anche Santoro aveva un contratto lungo» con la Rai e soprattutto «ha senso del divertimento», ha riferito sibillino Parenzo.
Editore dell'operazione Santoro sarà la Zero studios, società del conduttore nella quale, attraverso un aumento di capitale, sono entrati lo stesso Parenzo con la sua azienda di produzione romana Videa. Tra i soci c'è anche l'editore di Il Fatto Quotidiano. «Il problema dell'informazione televisiva italiana - ha aggiunto Parenzo - è di professionalità, non ideologico. Che si tratti di Santoro o di Ferrara diamo di nuovo al telespettatore ciò che gli è stato sottratto. Lo feci già tanti anni fa con Gianfranco Funari con numeri impressionanti e i tempi erano molto diversi. E' un referendum sulla tv così com'è oggi».

Rizzo Nervo: No miope della RAI a collegamento con Santoro - Avevo chiesto che anche la Rai si associasse al network di televisioni che hanno deciso di trasmettere il programma di Michele Santoro. Per miopia aziendale e timore politico sono rimasto inascoltato. Domani sera, comunque, io vedrò Michele Santoro e sono convinto, e spero, che saranno in molti a fare la mia stessa scelta». Lo afferma in una nota il consigliere d'amministrazione Rai Nino Rizzo Nervo.
«Vedrò Santoro - sottolinea Rizzo Nervo - per affermare quanto sia necessario difendere l'autonomia e l'indipendenza della Rai; vedrò Santoro per denunciare lo stato di debolezza in cui è stato ridotto il servizio pubblico; vedrò Santoro per sottolineare la totale mancanza di rispetto che il vertice Rai, sul quale ricade la responsabilità di aver creato le condizioni per cancellare una trasmissione di successo, ha dimostrato nei confronti dei sei milioni di italiani che tutti i giovedì sceglievano AnnoZero».
«La perdita in pochi mesi di Michele Santoro, di Roberto Saviano, di Serena Dandini, di Paolo Ruffini, di trasmissioni di grande seguito come «Vieni via con me» o di rigoroso servizio pubblico come «Passepartout» - conclude il consigliere - è stato puro autolesionismo di un vertice che sinora si è distinto soltanto nel rinunciare a pezzi pregiati di programmazione per assecondare i diktat della politica».

Orlando (IdV): Auguri a Santoro, Opposizioni unite per farlo tornare - «L'Italia dei Valori rivolge i propri auguri a Michele Santoro e alla sua redazione per la prima puntata di Servizio pubblico. La loro iniziativa mette, ancora una volta, in rilievo come la Rai, deputata al ruolo di servizio pubblico, tradisce quotidianamente la sua missione istituzionale». E' quanto afferma in una nota il portavoce dell'Italia dei Valori, Leoluca Orlando.
«Non possiamo non registrare, infatti - prosegue l'esponente dipietrista - come un'iniziativa privata di professionisti assolva quella che dovrebbe essere una missione propria dell'azienda. In un momento così difficile per il nostro Paese, il servizio pubblico ha bisogno di professionisti dell'informazione che hanno a cuore solo l'interesse degli utenti, che pagano il canone, ad essere informati. Per questo motivo, rinnoviamo il nostro appello a tutti i partiti d'opposizione, ai quali recentemente abbiamo inviato una lettera, affinché si uniscano alla nostra battaglia per far tornare Santoro e la sua redazione nell'azienda pubblica».
«I vertici Rai - chiede il portavoce IdV - facciano un bagno d'umiltà, riconoscano che Santoro è stato ingiustamente messo alla porta e tornino sulle loro decisioni in modo che il servizio pubblico possa recuperare professionalità, credibilità, share e risorse economiche». «Noi, che non abbiamo mai voluto partecipare alla spartizione delle poltrone del Cda Rai, ribadiamo la necessità di un'azienda libera dai partiti e di una legge che elimini definitivamente il conflitto d'interessi», conclude Orlando.