Grillo: Il mondo di Berlusconi sta morendo
Il comico genovese: «La pubblicità sta andando sulla Rete, strumento per decisioni cittadini». Vendola: «Chi lo sottovaluta sbaglia». Facci: «Ho scritto io la sua lettera a Travaglio». Buttiglione: «Realizzi che il suo bipolarismo è morto». Cicchitto: «Match tv, Monti non avrebbe retto 3 minuti»
MILANO - Il leader del Movimento Cinque Stelle Beppe Grillo ha detto che «il mondo di Berlusconi sta morendo e lui sta morendo con le sue tv». Un riferimento al calo della pubblicità e degli ascolti sulla tv generalista. «Ci sono programmi pronti a Canale 5 - ha proseguito da un hotel romano dopo una visita al Viminale - che non andranno mai in onda perché non ci sono gli sponsor, la pubblicità sta andando sulla Rete».
Internet in Italia «sta crescendo - ha proseguito il blogger genovese -, sono già presenti 23 milioni di persone» e sarà decisivo anche per la politica: «Dobbiamo andare verso una società in cui sia il popolo italiano a decidere, non il Pli o l'M5s. Le Province le vuoi togliere? Di Comuni quanti ne lasciamo? Fare un referendum non costa niente e non è vero che i pensionati ne siano esclusi. Io ne vedo in giro tantissimi che stanno attaccati a Youtube, è più faticoso andare all'ufficio postale».
Vendola: Chi lo sottovaluta sbaglia - «Chi pensa che si possa sottovalutare Berlusconi sbaglia anche se io penso che sia destinato alla sconfitta». Lo ha detto il leader di Sel, Nichi Vendola, a Otto e mezzo su La7.
«Per chi ha incarnato virtù e vizi della politica da spettacolo - ha proseguito - per un grande mattatore da talk show è difficile che in una corrida faccia il toro. Ieri sera da Santoro è riuscito a fare il matador. Il rammarico è che in una lunga trasmissione non si sia posto, al di là della pornografia di Stato che ha accompagnato il berlusconismo, nessun tema sul regresso negli anni di Berlusconi».
Fini: Ha vinto su Santoro ma non vincerà le elezioni - La puntata di 'Servizio pubblico' di ieri sera «è stato un grande spettacolo, complimenti a La7. Berlusconi ha vinto nettamente, non ho difficoltà a dirlo» ma «questo non singifica che vincerà il campionato, ha vinto una partita in trasferta». Lo ha detto il leader di Fli, Gianfranco Fini, a 'Otto e mezzo' su La7.
«Berlusconi - ha aggiunto - non ha più nulla da dire. Quello di ieri sera è stato un grande spettacolo con un grande protagonista televisivo. Gli ultra della curva ieri erano al settimo cielo, ma questo modo istrionesco non recupera quell'elettorato che si chiede perché il centrodestra ha deluso tante aspettative».
Facci: Ho scritto io la sua lettera a Travaglio - «Ho scritto io, in gran parte, la lettera di Berlusconi a Travaglio. Mi ha chiamato un collega, giornalista di centro destra, e mi ha chiesto un testo da utilizzare per Servizio Pubblico». Lo ha detto Filippo Facci, giornalista di Libero, ai microfoni di 'La Zanzara' su Radio 24. «E' una richiesta che mi era già venuta altre dieci o quindici volte per colleghi che dovevano incontrare Travaglio in tv - ha proseguito Facci - e l'ho fatto anche su Di Pietro».
«Di fatto - ha aggiunto - l'80% della lettera è farina del mio sacco, composta da pezzi che ho firmato su Libero e dall'elencazione delle condanne di Travaglio che ho scritto su Wikipedia. L'introduzione invece è tutta di Berlusconi come la parte su Montanelli che è una palese cazzata».
«Berlusconi leggeva una cosa di cui non capiva neanche il significato. Per fortuna si è cucinato tutti gli altri che erano cotti, impreparati e molto molli», ha concluso Facci.
Buttiglione: Realizzi che il suo bipolarismo è morto - «Berlusconi ha a lungo attaccato l'Udc dicendo che è necessario che alla sera delle elezioni i cittadini sappiano chi è il capo del governo, e continua a farlo anche adesso che è chiaro che nel caso inverosimile in cui la sua coalizione vincesse le elezioni non sapremo affatto la sera delle elezioni il nome del candidato premier, perché anche su questo la sua coalizione è in piena confusione. Si rende conto che nulla più di questo rende evidente il fatto che il suo bipolarismo è morto?». Lo dichiara il presidente dell'Udc, Rocco Buttiglione.
Cicchitto: Match tv, Monti non avrebbe retto 3 minuti - Un gran bel match televisivo dove Berlusconi è salito sul ring, ha dato e ha preso colpi, ma ha dato vita comunque a una notevole performance televisiva. Non crediamo che nessun leader tradizionale avrebbe accettato di sottoporsi ad un simile trattamento. Monti, con la grande opinione che ha di se stesso e anche con la sua spocchia, non avrebbe retto più di 3 minuti». Lo afferma in una nota il capogruppo del Pdl Fabrizio Cicchitto.
«Probabilmente la contro-lettera a Travaglio poteva essere scritta con più garbo ed ironia. Ma essa è stata rivelatrice di tutto un atteggiamento: Santoro-Travaglio non accettano di essere sottoposti dagli altri allo stesso trattamento al quale essi sottopongono i loro ospiti. Questo è il punto debole di Santoro, che peraltro è anch'egli un uomo dello spettacolo televisivo. Il fatto è che il punto debole di Santoro e di Travaglio è di essere in questo simili ai loro modelli esemplari, cioè Di Pietro e Ingroia che si sentono in diritto di fare tutti gli attacchi e tutte le critiche e poi perdono i nervi se sono a loro volta attaccati».
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