Casini: «Questo Governo è inaiutabile»
«S&P? Palazzo Chigi sbaglia, ostinazione non serve più. Appello alla maggioranza, eviti il baratro all'Italia. Da Napolitano un silenzio non inoperoso. Sull'arresto di Milanese vorrei un voto alla luce del sole»
ROMA - Pier Ferdinando Casini respinge gli appelli ad una convergenza che arrivano in questi giorni dal Pdl: «L'Udc non sarà la crocerossina di questo Governo. Non ha la volontà e nemmeno la tentazione, e anche se l'avesse è un governo inaiutabile», ha detto in conferenza stampa.
«S&P? Palazzo Chigi sbaglia, ostinazione non serve più» - «Mi ha meravigliato la reazione di Palazzo Chigi» al declassamento dell'Italia da parte di Standard and Poor's perché «credo che l'ostinazione non serve più. Ci manca solo che in questa caccia al colpevole vengano indicate le agenzie di rating. I colpevoli siamo noi, che non abbiamo saputo fare una manovra strutturale per la crescita e abbiamo un problema di credibilità politica», ha aggiunto.
«Appello alla maggioranza, eviti il baratro all'Italia» - «Rivolgo un appello alle donne e agli uomini di buona volontà della maggioranza, perché evitino di aprire una pagina nera per l'Italia. Dobbiamo evitare lo spettro della Grecia perché altrimenti tutta la politica ne sarà travolta». Il leader Udc ribadisce la richiesta a Silvio Berlusconi «di fare un passo indietro» perché così «può essere parte della soluzione dei problemi», in caso contrario «aumenterà le sue responsabilità».
«La maggioranza - ha detto ancora Casini - la smetta con questa ostinazione, non difenda uno status quo indifendibile ma apra una fase nuova». E Berlusconi, che «è parte del problema, può essere parte della soluzione se prende questa iniziativa», ovvero fare un passo indietro. Altrimenti «sarà il principale responsabile del baratro italiano». Certo, ci sono problemi ereditati, «una eredità pesante del passato, siamo un Paese che vive al di sopra delle sue possibilità» ma adesso bisogna essere «credibili».
Possibile un voto anticipato? «Tutto è meglio della melma, meglio le elezioni della paralisi» anche se la via principale dovrebbe essere un Governo di responsabilità guidato «da una personalità che venga dalla politica e sia sperimentata a livello europeo e internazionale».
«Da Napolitano un silenzio non inoperoso» - Giorgio Napolitano non può intervenire a sbloccare l'impasse del Governo ma quello del Presidente della Repubblica è un silenzio indicativo e «operoso».
«Se l'Italia non ha subito giorni peggiori da questa crisi ed ha mantenuto un minimo di credibilità internazionale è stato per l'azione del Capo dello Stato che è stata sempre di terzietà e supplenza» e questo perché Napolitano «non è nella posizione - per Costituzione - di fare quello che tutti vorremmo facesse, ma ha svolto un'azione di supplenza richiamando alla sua responsabilità precisa il Governo anche in questa manovra». E comunque «il silenzio del Capo dello Stato è semplicemente una delle dimostrazioni più forti del rischio che il Paese sta correndo. Non è un silenzio inoperoso, anzi se noi sapessimo tutto quello che lui probabilmente sta facendo gli saremmo ancora più grati».
«Sull'arresto di Milanese vorrei un voto alla luce del sole» - Nel voto sull'autorizzazione all'arresto del deputato Pdl Marco Milanese «l'Udc darà libertà di coscienza, anche se non è difficile immaginare come voteremo visto che i due componenti della Giunta hanno detto sì e vorrei che il voto fosse alla luce del sole». Casini chiarisce quindi che non sarà «tra i richiedenti» il voto segreto, che comunque «è previsto dal regolamento» della Camera.
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