Frattini: Il regime di Gheddafi ha le ore contate
Minacce sono «ultimo, un po' disperato, tentativo di intimorire»
ROMA - «Il regime» di Muammar Gheddafi «ha le ore contate»: «non è solo quello che noi speriamo, ma ci sono messaggi che cominciano ad arrivare dal cerchio ristretto del regime». E' quanto ha detto oggi il ministro degli Esteri Franco Frattini, intervenuto in collegamento telefonico alla trasmissione 'Mattino 5' su Canale 5. «Le minacce degli ultimi giorni sono l'ultimo tentativo, un po' disperato, di intimorire», ha aggiunto il titolare della Farnesina.
Alcune fonti del regime, ha insistito il ministro, hanno cominciato a parlare «sotto copertura» anche «con un importante giornale britannico» per trovare «una via d'uscita onorevole» e trovare «un luogo dove, in modo decoroso, Gheddafi si possa ritirare e sparire per sempre dalla scena politica».
Frattini ha confermato che la comunità internazionale sta «lavorando con l'Onu affinché si trovi una via d'uscita politica che tolga di scena il dittatore e la sua famiglia e permetta la costituzione immediata di un governo di riconciliazione nazionale dove esponenti di Tripoli sarebbero già stati individuati».
Il fatto che eventuali interlocutori per il nuovo governo siano stati individuati «proprio nell'ambito della Tripolitania», ha concluso Frattini, «dimostra che non sarebbe il governo di Bengasi, ma il governo dell'intera Libia».
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