Frattini: Abbiamo sbagliato, basta con i dittatori
Lo ha sostenuto, durante un convegno alla comunità di Sant'Egidio, il ministro degli Esteri: «Sostegno alla democrazia non è alternativa a stabilità»
ROMA - L'Italia, come il resto dell'Europa, ha sbagliato nel ricercare per anni «partenariati di convenienza» con i regimi del mondo arabo, quello libico in testa. Lo ha sostenuto, durante un convegno alla comunità di Sant'Egidio, il ministro degli Esteri Franco Frattini secondo cui ora è il momento di «sostenere le domande di libertà, di democrazia e di diritti» che arrivano dalla regione.
PRIMAVERA DI RIVOLUZIONI - «L'Europa ha fatto tanti errori, li abbiamo fatti tutti noi per lunghi anni - ha osservato Frattini - questa primavera di rivoluzioni che sta attraversando il mondo arabo ha aperto gli occhi al mondo intero». Parlando delle libertà fondamentali, e in particolare di quella religiosa, il titolare della Farnesina ha rimarcato che «è una necessità, è un dovere morale non soltanto istituzionale e se noi vogliamo stabilire dei partenariati di convivenza e non solo di convenienza dobbiamo puntare su quello che è il valore fondamentale della persona umana, altrimenti noi privilegiamo la stabilità di un governo dittatoriale piuttosto che il dialogo sincero sui grandi valori».
SOSTENERE LE DOMANDE DI LIBERTA' - In quest'ottica, ha proseguito Frattini, questo è «un momento in cui noi dobbiamo sostenere le domande di libertà, di democrazia, di diritti perché queste domande non sono alternative alla stabilità», quindi «non dobbiamo pagare il prezzo di sacrificare i diritti perché vogliamo lo status quo, perché vogliamo la stabilità: questo sarebbe un grande errore e lo pagheremmo a caro prezzo».
«Se ci mettiamo dentro anche la libertà religiosa cediamo su principi che non sono negoziabili» ha concluso Frattini, nel corso del dibattito sulla vita del ministro pakistano Shahbaz Bhatti, assassinato lo scorso 3 marzo per la sua battaglia in difesa delle minoranze religiose.
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