25 aprile 2024
Aggiornato 08:30
In forse cdm di giovedì

Per Berlusconi prognosi di qualche giorno

Il medico personale Zangrillo: «E' andato tutto bene e l'umore è ottimo». Premier già «a casa». Intervento eseguito in clinica privata

MILANO - L'intervento maxillo-facciale a cui si è sottoposto il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, è andato bene ma la sua presenza al consiglio dei ministri in programma giovedì sulla riforma della giustizia potrebbe saltare. E' questo il primo punto sull'operazione subita dal premier tracciato dal suo medico personale Alberto Zangrillo in una conferenza stampa convocata al San Raffaele di Milano. «E' andato tutto bene - ha detto - il decorso sarà di qualche giorno, le condizioni del premier sono buone e il suo umore è ottimo, si è mostrato solo preoccupato per il rischio di non poter essere presente giovedì in consiglio dei Ministri, anche se ha spiegato che farà di tutto per esserci». A effettuare l'operazione di trapianto osseo ed implantologia durata quattro ore in anestesia generale il professor Massimo Mazza.

L'intervento si è reso necessario «per ripristinare l'anatomia e la funzionalità masticatoria compromesse» a seguito del colpo ricevuto da una statuetta che gli era stata lanciata contro in piazza del Duomo il 13 dicembre 2009. Il primario della direzione dell'unità operativa di anestesia e rianimazione cardio-toraco-vascolare ha aggiunto che «dal punto di vista tecnico l'intervento è stato molto sofisticato perché il premier è stato operato con tutte le dovute cautele perché c'era il rischio di provocare danni al tessuto nervoso».

«Le condizioni di Berlusconi sono soddisfacenti tanto che è già stato dimesso e ha potuto far ritorno a casa» (presumibilmente ad Arcore, ndr) ha proseguito Zangrillo, spiegando che «l'intervento che è stato eseguito in microspia in una clinica privata era stato deciso da più di un anno ma per eseguirlo abbiamo dovuto aspettare una giornata tranquilla». Il professore non ha voluto rivelare il nome della clinica dove è stato svolto l'intervento. «Nel corso dell'operazione, spiega sempre Zangrillo, si è provveduto alla ricostruzione del tessuto osseo con un vero e proprio trapianto del tessuto e con l'impianto di un perno nel punto in cui il premier ha perso il dente», ha proseguito Zangrillo, concludendo che Berlusconi «come sempre è apparso sollevato e ottimista e come sempre ha messo gli operatori nelle condizioni migliori per poter intervenire».