28 marzo 2024
Aggiornato 22:00
Rivolta in Libia

Prodi: Ho sdoganato io Gheddafi, ma lo trattavo con durezza

L'ex Presidente del Consiglio: «Penso che capisca l'italiano ma faccia finta di niente»

ROMA - «Lo dico con chiarezza: sono stato io a sdoganare Gheddafi, a iniziare l'attenuazione del suo isolamento internazionale». Lo ha affermato Romano Prodi.
«Lo feci quando mi fu chiaro (e le informazioni in mio possesso si rivelarono esatte) che il Colonnello stava mettendo da parte la politica di tensioni, guerre e inquietudini che fomentava nell'Africa subsahariana», ha detto l'ex premier ed ex presidente della Commissione europea in un'intervista a Famiglia Cristiana. «Lo invitai a Bruxelles, contestato da americani e inglesi. Lo scopo di fargli smettere i panni di creatore di conflitti è stato raggiunto. Naturalmente sapevamo tutti che il suo regime non era per nulla democratico, ma l'obiettivo che ci eravamo proposti a Bruxelles era un grande obiettivo».

«Gheddafi l'ho visto parecchie volte e ho sempre parlato a lui con grande sincerità e a volte con durezza. Naturalmente ricambiato», ha detto Prodi, che rivela un aneddoto: «Mi sono più volte chiesto se sapesse l'italiano. Sono propenso a credere che facesse finta di non saperlo. Una volta rise fragorosamente a una mia battuta in italiano. E io gli dissi: ma allora lei lo conosce l'italiano. Ma non ebbi risposta».

«Da presidente del Consiglio ho cominciato a lavorare per il Trattato di amicizia. Abbiamo discusso mesi, poi ci siamo fermati», ha ricordato Prodi. «Perché non ritenevo conveniente per il nostro Paese la bozza allora in discussione. Prevedeva impegni gravosi e anche umiliazioni, come poi si è visto». Secondo Prodi, «prima di guardare al futuro bisognava chiudere i numerosi contenziosi in corso. Il governo Berlusconi ha ritenuto invece di firmarlo e di solennizzarlo in modo plateale, togliendo delle frecce al nostro arco che potevamo ancora adoperare. Comunque anch'io ritenevo che fosse importante anche per l'evoluzione democratica della Libia costruire rapporti di amicizia: io ritenni di non firmarlo solo perché conteneva obblighi eccessivi».