1 maggio 2024
Aggiornato 01:00
Occhiello Il premier parla al Tg1

Berlusconi: serve una scossa fortissima, Pil +3-4% in 5 anni

«Predisposto piano per la crescita, in Cdm modifica all'art.41 Costituzione No alla patrimoniale. Ruby? Son tranquillo e continuo a lavorare»

ROMA - L'Italia deve tornare a crescere e per fare questo ha bisogno di una scossa, «una delle più forti» della sua storia, con l'obiettivo di far crescere il Pil di «3-4 punti in cinque anni». Lo ha detto il presidente del Consiglio, Silvio, Berlusconi, in un'intervista al Tg1.

«Per tornare a crescere, l'economia ha bisogno di una scossa, e per questo abbiamo predisposto un piano della crescita, che secondo noi dovrebbe dare una grande scossa, forse una delle più forti della storia italiana. L'obiettivo è l'incremento del Pil del 3-4% in 5 anni. In Consiglio dei ministri faremo la modifica dell'art.41 della Costituzione: sarà lecito intraprendere e fare tutto quello che non è vietato espressamente dalla legge senza chiedere un'infinità di autorizzazioni, come accade adesso».
«Il nostro problema principale – ha spiegato Berlusconi - è il debito pubblico enorme ereditato dai governi del passato. Questo debito e stato moltiplicato otto volte, dal 1980 al 1992, dalle vecchie forze politiche, con i comunisti in primo piano».
«Negli anni del cosiddetto consociativismo – ha aggiunto - si è prodotto questo fenomeno negativo e adesso queste vecchie forze si stanno di nuovo coalizzando e hanno in mente una sola idea, sempre la stessa: tassare gli italiani. E questa volta - ha osservato ancora il presidente del Consiglio - lo vogliono fare con una gigantesca imposta patrimoniale sugli immobili che rappresentano un gigantesco esproprio: ma noi non consentiremo che questo avvenga».

Quanto alla vicenda di Ruby, Berlusconi ha professato serenità: «Nonostante gli attacchi inauditi che mi vengono rivolti – ha detto - resto sereno e colgo questa occasione per rassicurare gli italiani che continueremo a lavorare per garantire a tutti, soprattutto ai giovani, una prospettiva di libertà e di benessere».