28 agosto 2025
Aggiornato 10:00
La proposta del Premier

Berlusconi a Bersani: insieme per la crescita

«Dico no per sempre ad una patrimoniale, ma sono convinto che ce la possiamo fare se ripartiamo con un piano di liberalizzazioni». Frattini: Bersani disse che sarebbe stato disponibile

ROMA - Con una lettera al Corriere della Sera, il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi propone una «frustata per la ripresa» e apre al segretario del Pd Pierluigi Bersani «in passato sensibile al tema della liberalizzazioni»: agiamo «insieme in Parlamento, in forme da concordare, per discutere senza pregiudizi ed esclusivismi un grande piano bipartisan per la crescita dell'economia italiana; un piano del governo - scrive Berlusconi - il cui fulcro è la riforma dell'articolo 41, annunciata da mesi dal ministro Tremonti, e misure drastiche di allocazione sul mercato del patrimonio pubblico e di vasta defiscalizzazione a vantaggio delle imprese e dei giovani».

PER IL CLIMA POLITICO SONO ANCHE PIU’ PREOCCUPATO DI NAPOLITANO - Il presidente del Consiglio, che ribadisce il proprio «no» alla patrimoniale (un'imposta che impaurisce e paralizza, un'imposta che peraltro sotto il mio governo non si farà mai) è peraltro ben cosciente di quanto sta avvenendo a livello politico. «Non mi nascondo - scrive - il problema della particolare aggressività che, per ragioni come sempre esterne alla dialettica sociale e parlamentare, affligge il sistema politico. Ne sono preoccupato come e più del presidente Napolitano», aggiunge.

FRATTINI: BERSANI DISSE CHE DAVANTI AD UNA PROPOSTA CONCRETA CI AVREBBE PENSATO - E' necessario l'appello rivolto da Silvio Berlusconi a Pier Luigi Bersani a lavorare insieme per la crescita. Lo dice Franco Frattini, ministro degli Esteri, a Mattino 5.

UN ACCORDO NON SOLO POSSIBILE MA NECESSARIO - «Tutti devono abbassare i toni, l'appello del Capo dello Stato è essenziale perché la crisi e gli scontri non fanno bene all'Italia. Bersani ha detto di lavorare, con una proposta di Berlusconi, insieme per crescita. Berlusconi ha formulato un appello politico a lavorare insieme per crescita e lo sviluppo, credo sia non solo possibile ma necessario», dice Frattini.

RUTELLI: LA PROPOSTA DI BERLUSCONI E’ UN INGANNO - L'intervento di Silvio Berlusconi oggi sul Corriere della Sera e la sua proposta di lavoro comune al segretario Pd Bersani «è un inganno». Lo dice Francesco Rutelli, leader di Api, al Caffé con su Sky Tg24.

CI VOGLIONO FATTI POLITICI NON LETTERE AI GIORNALI - «Un Presidente del Consiglio, se è in carica, presenta delle proposte di legge per la crescita e le liberalizzazioni, non scrive articoli», osserva. «E' un inganno, Berlusconi è al potere da 8 degli ultimi dieci anni, perchè non ha fatto le riforme?» «L'Italia - conclude il leader ApI - ha bisogno di una larga coalizione, tutte queste schermaglie politiche e gli scandali sessuali non affrontano il nodo di sostanza, e cioè che il Paese è fermo».

PASSERA: LA CRESCITA MEGLIO DELLA PATRIMONIALE - Sono necessarie «azioni concrete» per rilanciare la crescita dell'economia, che rappresenta la priorità per il Paese. Lo ha affermato l'amministratore delegato di Intesa Sanpaolo, Corrado Passera, valutando la proposta del premier Silvio Berlusconi di un piano bipartisan per la crescita.

NECESSARIO METTERSI INSIEME - «Bisogna puntare a un livello di crescita superiore, lo diciamo da anni», ha detto Passera arrivando al comitato esecutivo dell'Abi con il governatore della Banca d'Italia, Mario Draghi.
«Servono azioni concrete - ha sottolineato - la crescita è la priorità anche rispetto alla patrimoniale». «mettiamoci insieme per la crescita».

VENDOLA: NO A GIOCHI DI PALAZZO - Bisogna andare al voto, ma niente alchimie nelle alleanze per un esecutivo costituente e niente giochi di Palazzo. Lo dice Nichi Vendola, leader di Sel e Governatore della Puglia, accogliendo a metà la proposta di Massimo D'Alema: «Il ricorso alle urne è indispensabile - dice a Repubblica -, ma non mi piacciono le alchimie di D'Alema».

IL PAESE E’ ALLO SBANDO: MEGLIO IL VOTO - Il voto quindi, perché «l'Italia è un Paese allo sbando» e «persino Confindustria dice che si stanno perdendo mesi fondamentali mentre l'Italia sprofonda in questo pantano». Ma «non si può chiudere la stagione del berlusconismo se non si dicono parole chiare sui diritti di libertà, sui diritti umani e sociali. Necessaria è un'alternativa forte e credibile» e dunque alla proposta D'Alema Vendola risponde con «un altro appello: apriamo un cantiere, discutiamo della crisi della società italiana e di come restituire speranza ad una generazione che non può aprire una finestra per affacciarsi al futuro». «Le formule alchemiche mi lasciano perplesso. Il gioco di Palazzo mi imbarazza e non mi interessa parteciparvi», conclude.