Toscana e Firenze parti civili a processo 1993, lo Stato no
Il procedimento per le stragi mafiose di 17 anni fa
FIRENZE - La Regione Toscana e il Comune di Firenze si sono costituiti parte civile nel processo sulle stragi mafiose del 1993. Lo Stato, invece, che al primo processo si costituì parte civile, stavolta non lo ha fatto. «Non potevo crederci: ho dovuto rileggere la notizia più volte. E se non fosse una cosa davvero seria, ci sarebbe quasi da ridere»: è il commento a caldo del governatore toscano Enrico Rossi che ritiene «vergognoso che lo Stato non si sia costituito parte civile nel secondo processo sulle stragi mafiose del 1993. E lascia senza parole che l'Avvocatura dello Stato si giustifichi dicendo non lo hanno fatto perchè non erano venuti a conoscenza».
Per l'esplosione di un Fiat Fiorino imbottito di tritolo sotto la Torre dei Pulci, sede dell'Accademia dei Georgofili, nella notte tra il 26 e il 27 maggio 1993 morirono cinque persone: la più piccola aveva appena cinquanta giorni di vita, il più anziano 39 anni. Altre quarantotto rimasero ferite. «La mancata costituzione dello Stato come parte civile - conclude Rossi - è un'offesa a tutti loro».
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