28 agosto 2025
Aggiornato 06:00
Governo

Berlusconi sicuro,in Senato trasformisti non ce la fanno

E su magistratura è scontro con finiani: Asse contro di me

ROMA, 4 ott  - La partita dello Sviluppo economico si chiude con la nomina di Paolo Romani, ma è l'unico dato positivo della prima settimana del governo Berlusconi dopo la rinnovata fiducia delle Camere. Il no dei finiani alla commissione d'inchiesta sulla magistratura, il rilancio di Italo Bocchino su una maggioranza diversa che modifichi la legge elettorale: l'ipotetica tregua siglata da Silvio Berlusconi e Gianfranco Fini dura lo spazio di un weekend.

Il premier toglie di mezzo un argomento polemico spesso usato contro di lui, quello del lungo interim ad un ministero cruciale in tempo di crisi, ma il prezzo è la raffigurazione plastica del gelo con Giorgio Napolitano. Al tempo stesso, il no netto pronunciato dai finiani alla commissione d'inchiesta sui giudici non fa che rafforzare una convinzione del premier: c'è un asse tra parte della magistratura e Fini, contro di me. E poi c'è la sortita del capogruppo di Fli sulla maggioranza trasversale pronta a modificare la legge elettorale rovina il lunedì romano di Berlusconi: finalmente sono usciti allo scoperto, vogliono farmi fuori con un giochino di palazzo da Prima Repubblica, avrebbe osservato il premier con i suoi collaboratori. Ostentando però sicurezza: Al Senato non hanno una maggioranza, è la convinzione che Berlusconi avrebbe manifestato, sicuro di poter tornare alle urne dove gli elettori, avrebbe garantito, puniranno i trasformisti.

(segue)