18 aprile 2024
Aggiornato 20:30
La battaglia della Camera

Bersani: da Berlusconi discorso debole e solite promesse

Il leader del PD: «Conti pubblici? Voi li sballate noi li rimettiamo a posto»

ROMA - «Come si fa a prendere sul serio quanto Berlusconi ha detto oggi? Un discorso debole pieno di promesse risapute, senza un fatto nuovo, solo promesse che non arrivano mai, marciano sulla Salerno-Reggio Calabria». Così Pier Luigi Bersani ha aperto il suo intervento in Aula alla Camera sulla fiducia al governo.
«E' la seconda volta in 28 mesi che il presidente del Consiglio interviene in Aula alla Camera, la prima fu per l'insediamento - ha ricordato il segretario del Pd -, da allora ci sono stati 36 voti di fiducia, 54 decreti nell'epoca gloriosa del ghe pensi mi con risultati che sono sotto gli occhi. Allora promise crescita, mentre noi abbiamo avuto il calo più grande nella storia del dopoguerra, il doppio rispetto ai paesi europei, ci stiamo staccando dal gruppo di testa dei paesi europei».

Quindi Bersani ha accennato ai settori maggiormente in sofferenza a causa dell'azione del governo, «la scuola, l'università, avete nozione di come sono messe? Sapete quanti servizi salteranno da gennaio per il taglio che avete fatto agli enti locali, i costi delle mense sono già raddoppiati, lo sapete o no? C'è un paese reale che non vuole più chiacchiere, noi vogliamo fare la riforma fiscale, abbiamo una proposta, vogliamo discutere di politica industriale, di energia, di edilizia, sono cose che possono dare lavoro». Infine il leader del Pd ha respinto l'accusa del premier sul deficit ereditato dai governi precedenti: «Non potete permettervi di dire a noi che c'è la questione dei conti pubblici perchè li avete sempre fatti sballare e noi li abbiamo aggiustati, è offensivo».