Calearo: minacce scritte e via sms
Il parlamentare accusa l'opposizione. Sono al vaglio autorità
ROMA - Massimo Calearo, a poche ore dal suo probabile passaggio dai banchi di opposizione a quelli di maggioranza, rende noto di aver ricevuto «lettere con minacce scritte e via sms che non provengono certamente da persone che hanno votato Pdl e Lega», tutto «materaile al vaglio degli organi competenti». Una pressione, dunque, di cui accusa l'opposizione ma che non è destinata a fargli cambiare idea. «Non cedo a ricatti» e poi «ci sono troppi esaltati in giro per l'Italia».
«Voglio prima ascoltare il discorso del presidente del Consiglio alla Camera e dopo decido se votare o meno la fiducia», ripete ancora una volta Calearo «smentendo categoricamente di aver ricevuto pressioni da Luca Cordero di Montezemolo per condizionare il suo orientamento politico. «Montezemolo non interferisce nelle mie scelte politiche. Mi dispiace che mettano di mezzo una persona per bene che è un amico e che mi vuole bene. E' troppo facile tirare per la giacca tutti».
Confermato un invito esplicito da Walter Veltroni, l'ex segretario Pd che fu l'artefice della sua candidatura contro Berlusconi. «Mi ha chiesto - riferisce Calearo - di non votare la fiducia perché ero stato eletto nel Pd e non potevo tradire gli elettori. E io le ho risposto che non è più lo stesso partito. Veltroni è un grande leader ma purtroppo non c'è più».
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