16 aprile 2024
Aggiornato 07:30
Maggioranza

Per Bersani il tempo per il Governo è scaduto

Il Segretario del PD: il Premier in Aula dovrebbe chiedere di «andare al Colle». Il timore di Fini in difficoltà: «Chiarire subito su giustizia»

ROMA - Dopo un scontro nella maggioranza che va avanti da mesi il Pd sembra deciso a fare un salto di qualità, il discorso di Silvio Berlusconi in agenda mercoledì alla Camera non potrà risolvere nessuno dei problemi del centrodestra, al di là dell'atteggiamento che assumeranno i finiani, e il segretario democratico, che interverrà in Aula, chiederà probabilmente in maniera esplicita al premier di mettere la vicenda nelle mani di Giorgio Napolitano. Insomma, dopo le settimane passate a scrtuare ciò che avveniva nel centrodestra, attenti ad offrire sponda ai finiani nei passaggi cruciali, al Pd sembrano ora decisi ad alzare i toni e a chiedere di fatto l'apertura della crisi.

MAGGIORANZA IN CRISI - Su questo punto il segretario del Pd non sembra avere più dubbi e non li avrebbero nemmeno gli altri dirigenti del partito, compreso quel Walter Veltroni che pure è tornato a dire la sua nelle ultime settimane. Non si arriverà alla mozione di sfiducia che chiede l'Idv, e che era stata sollecitata da Arturo Parisi, ma il senso politico dell'intervento che Bersani terrà in Aula dovrebbe ruotare proprio su questo punto: la crisi non si può più negare e la maggioranza dovrebbe prenderne atto e rimettere la questione nelle mani del capo dello Sato, anziché trascinare ancora per mesi il Paese in questa paralisi.

TIMORI SU FINI - Il video-discorso di Gianfranco Fini, del resto, non è piaciuto ai piani alti del Pd, è parso il prologo di una 'resa' alle posizioni di Silvio Berlusconi sulla giustizia e non è un caso che già stamattina il segretario democratico abbia avvertito: «Bisogna chiarire subito il contenuto del punto giustizia del discorso in Parlamento del Premier Silvio Berlusconi».
Bersani cita espressamente le parole dell'avvocato Ghedini e del ministro della Giustizia Alfano» e aggiunge: «E' ora che le Camere dicano se i cittadini sono ancora o no tutti uguali davanti alla legge, come prevede la Costituzione. E' su questo punto che il Parlamento si deve esprimere con chiarezza».
Insomma, la convinzione che un Fini in difficoltà possa abbassare un po' troppo la pressione sul premier spinge i democratici ad ipotizzare un cambio di passo. E le sparate di Umberto Bossi su Roma, poi, non fanno che accentuare la linea della contrapposizione e Dario Franceschini fa sapere che, dopo aver sentito anche Bersani e Anna Finocchiaro, il partito presenterà una mozione di sfiducia individuale nei confronti del leader leghista.