24 aprile 2024
Aggiornato 06:00
La crisi nel centrodestra

Franceschini: basta litigi tra noi

Il Capogruppo democratico alla Camera: «Smettiamola con le rottamazioni e le autocandidature»

ROMA - La maggioranza è ormai «in agonia», Gianfranco Fini ha prodotto «una svolta» con il suo discorso di Mirabello ma il centrosinistra adesso deve farsi «trovare pronto». Il capogruppo democratico alla Camera Dario Franceschini lo dice in una intervista a Repubblica: «Da oggi il governo Berlusconi è in agonia, è un governicchio che dovrà conquistarsi faticosamente, provvedimento per provvedimento, una maggioranza». Per Franceschini «quella di Fini è una svolta. E' la fine del modello berlusconiano di centrodestra che per sua natura non può accettare la dialettica».
Continua il capogruppo Pd: «Lui (Fini, ndr) è e resta un nostro avversario. Ma ha in mente una destra normale ed europea, con cui si può discutere e a cui contendere le leadership. Giudico insanabile la frattura con Berlusconi».

«BASTA CON LE AUTOCANDIDATURE» - D'altro canto, aggiunge, «il Pd e il centrosinistra devono essere pronti: prepariamoci, e in fretta. Non possiamo immaginare di affrontare le sfide dei prossimi mesi di questa legislatura confidando solo sulle fratture del centrodestra». Certo, «di fronte a un'emergenza democratica, a una forzatura costituzionale di Berlusconi, si fa appello a tutti quelli che vogliono fermare quel colpo di mano. A emergenza si risponde con emergenza». Ma in generale «dobbiamo essere una credibile alternativa e costruire un campo che dica con chiarezza quali sono le nostre priorità rispetto alla destra e le nostre battaglie d'autunno. Faccio un appello. Basta con le rottamazioni, con le autocandidature, con i rancori del passato. Non regaliamo a una destra spaccata la nostra litigiosità».