19 agosto 2025
Aggiornato 01:00
Pdl, aria di crisi: «Stop scontri o divisione»

Berlusconi: ghe pensi mi, andrà tutto bene

Il premier: «Da lunedì prendo in mano manovra, intercettazioni e giustizia» E accusa Fini di tradimento. «Dal mio viaggio risultati concretissimi»

ROMA - Ieri il presidente dl Consiglio, Silvio Berlusconi, aveva ipotizzato di convocare una conferenza stampa per raccontare la sua versione dei viaggi internazionali tra Canada, Brasile e Panama. Alla fine, però, il premier ha optato per interviste-fotocopia a giornali radio e tv. Per spiegare che la sua trasferta, al contrario di quanto si è scritto, ha portato «concretissimi risultati» e soprattutto che, ora che è tornato in Italia, si occuperà lui di risolvere la situazione «non tranquilla» trovata. «Ghe pensi mi» ha detto il premier al Tg1 e al Tg5.

La trasferta nel continente americano - ha spiegato Berlusconi al telegiornale diretto da Minzolini è «andata molto bene». «E' stato un tour de force, anche per un giovane di 35 anni come il sottoscritto. Sono stati - ha sottolineato - 33mila chilometri, 43 ore di volo, due visite di Stato, un G8, un G20, una serie di accordi firmati e non so quanti discorsi. Comunque direi con ottimi risultati perchè abbiamo portato a casa per il nostro paese quasi un punto di Pil di lavori e acquisti di prodotti che credo sia un buonissimo e concretissimo risultato per le nostre imprese e la nostra economia».

Al G8 e al G20, ha ancora raccontato il Cavaliere «abbiamo stabilito che la regola per le economie da qui in avanti fosse quella di rigore di bilancio ma anche sostegno all'economia, abbiamo dato il via a una azione particolare di supporto alle madri dei paesi africani e ai bambini. Abbiamo mantenuto il piano di aiuti che avevamo stanziato nel G8 dell'Aquila, abbiamo parlato della lotta alla criminalità organizzata e devo dire che c'è stata concordia completa, esattamente il contrario di quanto ho visto riportato sui giornali. Non c'è stato nessun argomento di discussione, salvo uno, su cui ha trionfato quello che io avevo portato come una certezza al recente consiglio europeo di Bruxelles e cioè il chiaro no alla tassazione delle transazioni finanziarie».

Poi il premier ha fatto di sua sponte un accenno alle cose nostrane. «Sono tornato e adesso - ha detto - mi trovo qui con una situazione italiana non precisamente tranquilla. Ma da lunedì prenderò decisamente in mano tutte le cose che sono sul tavolo, dalla manovra alla legge sulle intercettazioni e sulla giustizia. Insomma, come diciamo a Milano 'ghe pensi mi' e vedrà che tutte queste cose andranno a buon fine». E al Tg5 assicura: «quando faccio una cosa, la faccio fino in fondo con determinazione e risultati concreti...«