18 aprile 2024
Aggiornato 19:30
Intercettazioni

Nuovo scontro su ddl, per Fini non c'è «fretta»

Per i capigruppo del Pdl «testo definitivo da approvare presto»

BENEVENTO - Nuovo scontro fra il presidente della Camera Gianfranco Fini e i vertici del Pdl sul tema del ddl intercettazioni. In una nota congiunta, il presidente del gruppi parlamentari del Pdl al Senato e alla Camera, Maurizio Gasparri e Fabrizio Cicchitto chiedono che «le norme sulle intercettazioni entrino in vigore presto», sottolineando che per il partito di maggioranza relativa non ci sono spazi per modifiche rispetto al testo del Senato concordato «unanimemente nell'ufficio di presidenza del Pdl» che è da considerarsi «definitivo».

Mentre Fini in una intervista ha detto che il disegno di legge sulle intercettazioni è «necessario» perché in Italia «c'è un eccesso di intercettazioni che risulta dai costi», ma non si capisce «la fretta» con cui lo si vuole approvare. «Alcuni miglioramenti ci sono stati, ma si continua a discutere», ha detto Fini. «Dopo due anni di discussione perché correre forsennatamente prima dell'estate?». Fini ha inoltre ricordato che i quattro quinti della magistratura italiana ha sollevato dei dubbi sul ddl.

Quanto ai tempi, secondo Fini il Parlamento discuterà prima della manovra finanziaria e poi del decreto sulle intercettazioni. Questo non solo per dovere istituzionale, ma anche perché «Nel calendario del mese di giugno non c'è il ddl sulle intercettazioni. Non se ne discuterà, quindi nel mese di giugno, ma è prevedibile verso fine luglio o - ha concluso il presidente della Camera - in un periodo ancora successivo».

La legge sulle intercettazioni deve tornare alla Camera dopo l'approvazione in Senato con voto di fiducia, fra le polemiche dell'opposizione ma anche parecchi distinguo dalle fila dei 'finiani'. Il mese di luglio era stato indicato dal premier Berlusconi come termine necessario.

Il leader del Pd Pier Luigi Bersani da parte sua oggi ha detto: se il centrodestra tenterà di forzare i tempi per l'approvazione del ddl intercettazioni alla Camera «non sanno a cosa vanno incontro». «Franceschini ha chiesto a Fini che siano garantiti i tempi; Fini ha risposto che le procedure saranno rispettate; Cicchitto dice che si fa tutto entro agosto... vuol dire che pensa che non si faranno modifiche alla Camera. Ma cosa intende, Cicchitto, che dobbiamo solo alzare la mano? Non sa a cosa vanno incontro... Siamo oltre ogni limite».