18 aprile 2024
Aggiornato 13:30
Intercettazioni

Pd-Idv: il ddl torni in commissione

Finocchiaro: «Non siamo disponibili a farci imporre il testo»

ROMA - Il Partito democratico chiede il ritorno del ddl intercettazioni in commissione Giustizia al Senato. Il calendario dell'aula, approvato ieri dalla sola maggioranza in commissione, e che fissa l'approdo in aula del ddl intercettazioni per lunedì prossimo, deve essere votato stamattina dall'assemblea.

Finocchiaro: tornare in Commissione - Con un veemente intervento in aula, la presidente dei senatori del Pd Anna Finocchiaro ha chiesto che le modifiche al testo annunciate dal Governo e dalla maggioranza non siano presentate in aula: «Né i senatori dell'opposizione, né quelli della maggioranza né il Senato devono subire l'oltraggio di farsi dettare a che cosa dire signorsì. Se modifiche si devono fare a questo testo, allora si torni in commissione. Non siamo disponibili a farci imporre da nessuno un testo».
Un testo, ha aggiunto l'esponente democratica, «del quale non vedo l'urgenza, mentre ci apprestiamo a esaminare una manovra che voi dite di ventiquattro miliardi ma in realtà è di trentasei e farà pagare lacrime e sangue agli italiani, soprattutto ad alcuni soggetti, sempre i più esposti».

Belisario: Alfano è superficiale - Alla richiesta del Pd si è associato in aula Felice Belisario, capogruppo dell'Idv al Senato, che ha accusato il ministro della Giustizia Angelino Alfano di essere «superficiale e improvvisatore» ed ha detto che «probabilmente il Governo vuole mettere una pietra tombale su criccopoli». Giovanni Pistorio (Mpa), ha annunciato il voto contrario di tutto il gruppo misto alla proposta di calendario.