Regionali, esclusa anche la lista della Polverini
Non ammessa da ufficio elettorale della corte di Appello. Schifani: «garantire a tutti il diritto di voto»
ROMA - La «Lista per il Lazio presidente Renata Polverini» è stata esclusa dalla prossima competizione elettorale regionale. È quanto rende noto l'ufficio elettorale della corte d'Appello di Roma.
«FIDUCIOSA» - Come Formigoni, Renata Polverini si è detta «fiduciosa» rispetto all'esclusione della lista del Pdl di Roma e provincia dalla competizione elettorale. «Oggi ci potrebbe essere il secondo giudizio in merito alla lista del Pdl - ha ricordato la candidata del centrodestra alla presidenza della Regione Lazio - e comunque noi continuiamo a richiamare l'attenzione dei cittadini con una maratona, per superare la burocrazia in nome della democrazia». «Io sono fiduciosa - ha ribadito Polverini - e lo sono anche per la mia campagna elettorale che va bene. Ci sono altre liste che mi sostengono, a iniziare dalla mia lista civica. I cittadini possono scegliere il presidente. La campagna elettorale continua come prima, ma con un tema in più: quello della democrazia».
«MERO CHIARIMENTO TECNICO» - Il Pdl precisa che non esiste il rischio di esclusione del listino Polverini nel Lazio con la conseguente messa a rischio della candidatura a Presidente, avendo oggi l'ufficio centrale regionale della Corte di Appello di Roma solo sospeso la procedura fino a domani, in attesa di chiarimenti richiesti circa la delega rilasciata al delegato del Lazio Vincenzo Piso.
«Allo stato, in attesa di questi chiarimenti che saranno prodotti entro domani mattina allo stesso ufficio centrale regionale - sottolinea il Pdl in una nota - il listino resta sospeso. Si tratta di un mero chiarimento tecnico che non pregiudica affatto il mantenimento della lista regionale di Renata Polverini. Ogni altra illazione, anche relativamente a motivi diversi circa la sospensione della lista, è destituita di ogni fondamento».
SCHIFANI: «GARANTIRE IL DIRITTO DI VOTO» - Il presidente del Senato Renato Schifani lancia un appello per il ripristino del «diritto di voto»: «Mi auguro fortemente - dice rispondendo alle domande dei giornalisti a margine di un convegno a palazzo Giustiniani - che possa, nel rispetto delle regole, essere garantito il diritto al voto sacrosanto di tutti i cittadini, previsto dalla Costituzione».
«Mi auguro che quindi - aggiunge la seconda carica dello Stato - sempre nel rispetto delle regole prevalga la sostanza rispetto alla forma quando la forma non è essenziale». Sulle soluzioni che potrebbero sbloccare la situazione delle liste del centrodestra non ammesse alle elezioni, il presidente del Senato non prende posizione»: Non sta a me - spiega Schifani - prevedere leggi di proroga delle elezioni o di ripristino dei termini».
PD: «RISPETTI LE LEGGI» - Le frasi di Schifani non sono piaciute al Pd. «Chiunque, comprese le alte cariche dello Stato, devono affidarsi alla legge e a procedure che hanno cinque o sei passaggi di garanzia - sottolinea il segretario Pierluigi Bersani -. Il Pdl piuttosto prenda atto degli errori commessi, e se ha buone ragioni le faccia valere nelle sedi opportune». A Palazzo Madama, dopo l'intervento di Schifani, ha preso la parola il vice capogruppo del Pd, Luigi Zanda, ricordandogli «il ruolo che deve avere il presidente del Senato». «Lei - attacca Zanda - è garante di quella forma che lei stesso ha dichiarato poco fa venga dopo la sostanza». Pronta la replica di Schifani: «Ritengo questa sua polemica pleonastica e stucchevole: ho fatto per trent'anni l’avvocato, so cos'è la forma, conosco la normativa e le regole e ho detto che mi auguro che il diritto di voto sia assicurato nel rispetto delle regole».
MARONI: «ESCLUDO INTERVENTO» - Non si possono cambiare le regole» e «escludo un intervento del governo perchè non ci sono le condizioni. Non ci sono precedenti». Il ministro dell'Interno, Roberto Maroni, ha risposto così ai cronisti che al Senato gli hanno chiesto se ci sarò un intervento del governo sulla mancata ammissione della lista del Pdl alla provincia di Roma.
- 19/09/2020 In Val d'Aosta la Lega «balla da sola»
- 19/08/2020 Giuseppe Conte in pressing sui 5 Stelle: «In Puglia e Marche maggioranza divisa è occasione sprecata»
- 19/08/2020 Carlo Calenda: «Alleanza PD-M5S è degenerazione totale della politica»
- 05/07/2020 L'appello di Francesco Boccia ai 5 Stelle: «Tagliate i ponti alle spalle e camminate con noi»