5 maggio 2024
Aggiornato 11:30
La Corte d'Appello dice no

Respinto il ricorso del Pdl, la Polverini si appella a Napolitano

Il Partito smentisce le ricostruzioni dei giornali. La candidata: «Solo un fatto burocatico, chiamo il Capo dello Stato a garantire»

ROMA - Il Popolo della libertà incassa la bocciatura della sua lista romana alla regionali del Lazio e promette il ricorso amministrativo. La candidata Renata Polverini, da parte sua, fa appello al presidente Napolitano. Il partito, intanto, smentisce le ricostruzioni giornalistiche di un pasticcio al momento di depositare le liste, individua due nemici - la burocrazia e i «facinorosi» che avrebbero impedito ai rappresentanti di lista di consegnare in tempo le firme al tribunale di Roma - e promette «una grande manifestazione di popolo» il prossimo 4 marzo nella capitale.

LA RICOSTRUZIONE - I vertici locali del partito si presentano alla stampa attorno alle 13.30 per fornire una dettagliata ricostruzione dei fatti affidata ad una nota scritta. I rappresentanti di lista, Giorgio Polesi e Alfredo Milioni, sono entrati al tribunale di piazzale Clodio alle 11.25. Un'ora dopo, alle 12.35, «alcuni soggetti» all'interno dell'area di consegna delle liste «urlando in maniera scomposta ed invocando non meglio precisati brogli, creavano un forte clima di tensione e confusione». Secondo la nota del Pdl, «a seguito del parapiglia i nostri due rappresentanti, Polesi e Milioni, venivano a trovarsi, per pochi minuti, al di fuori dell'area circoscritta considerando l'esiguità spaziale» del locale e «questo caos determinava l'intervento del presidente della commissione elettorale, il quale dava indicazione alle forze dell'ordine di bloccare l'accesso a chiunque. Nel contempo alcune persone, rappresentanti di liste contrapposte politicamente al Pdl si sdraiavano per terra mettendo in atto una serie di comportamenti atti a determinare per i nostri rappresentanti l'impossibilità a ritornare all'interno dell'area».

APPELLO A NAPOLITANO - «Chiamo il Capo dello Stato con un appello a garantire» che gli elettori possano trovare la lista del Pdl sulle schede elettorali per le regionali nella Provincia di Roma ha detto la candidata del Pdl Renata Polverini in conferenza stampa. «Abbiamo sentito il presidente Berlusconi, è sconcertato per quanto accaduto», ha continuato la Polverini che ha aggiunto, «sono convinta che si tratti solo di un fatto burocratico. Non credo che al Pdl, il maggior partito del Lazio e di Roma, possa essere impedito l'accesso alla competizione elettorale. La burocrazia non uccida la democrazia. Il Pdl sta seguendo tutte le vie legali per garantire questo diritto di voto. Non parliamo di una lista respinta ma dell'impossibilità di presentarla. Restituiamo ai cittadini - conclude Polverini - i loro diritti».

BONINO - E' necessario che «la legge valga per tutti». Parlando al Tg3, Emma Bonino commenta così la vicenda dell'esclusione della lista Pdl in provincia di Roma: «La legge deve valere ed essere uguale per tutti - spiega - questa è l'unica condizione per una convivenza civile. Mi sono battuta perché la legge valga per tutti, punto».