9 maggio 2024
Aggiornato 03:00
Terremoto ad Haiti

Frattini: siamo vivamente preoccupati per tre italiani

Il Ministro degli Esteri: «tra loro due funzionari dell'Onu»

ROMA - Ci sono tre persone di nazionalità italiana ad Haiti, tra cui due funzionari delle Nazioni Unite, di cui non si hanno più notizie dopo il terremoto di martedì e «per le quali siamo vivamente preoccupati». Lo ha sottolineato il ministro degli Esteri, Franco Frattini, al suo arrivo al Cairo.

Il titolare della Farnesina ha confermato che le autorità sono riuscite a localizzare 170 connazionali dopo il devastante sisma, che ha provocato migliaia di vittime, ma che ne mancano all'appello altri 27. «Abbiamo rintracciato 170 italiani, 27 sono ritenuti dispersi. Per una persona (Gigliola Martino), direi che il decesso è confermato», ha dichiarato Frattini ai media italiani che lo seguono nella sua missione in Africa, «Ci sono altre tre persone di nazionalità italiana tra cui due funzionari dell'Onu per le quali siamo vivamente preoccupati».

Il capo della diplomazia italiana ha sottolineato di aver lanciato un appello attraverso gli organi di informazione «a tutta la comunità italiana residente ad Haiti a presentarsi al consolato onorario d'Italia, che è in attività in vista di un'eventuale evacuazione». Frattini ha poi sottolineato l'importanza di un coordinamento tra tutti i Paesi, in particolare europei, che forniranno aiuti per evitare confusione e sovrapposizioni.

Secondo fonti, l'aereo da trasporto C-130 partito ieri dall'Italia e che dovrebbe arrivare domani a Port-au-Prince dopo uno scalo delle Guadalupe, con a bordo un ospedale da campo, potrebbe essere utilizzare per rimpatriare gli italiani che ne faranno richiesta.