28 aprile 2024
Aggiornato 20:30
Domani l'incontro Fini-Berlusconi

Pdl diviso sulla Campania

Salvo imprevisti arriva l'atteso faccia a faccia tra i due leader. Il Presidente della Camera chiederà un «suo» uomo per l'ok al ritorno della Santanché

ROMA - E alla fine, salvo imprevisti dell'ultima ora, il faccia a faccia arrivò. Silvio Berlusconi e Gianfranco Fini si vedranno domani. Una colazione politica nella sede del Presidente della Camera a Montecitorio, un faccia a faccia che cade nel giorno in cui si sarebbe dovuto tenere un ufficio di Presidenza del Pdl sulle regionali, poi slittato a causa delle divisioni interne del partito.

Parleranno di tutto, Berlusconi e Fini. Parleranno di partito, di come il Pdl si organizzerà nei prossimi mesi. Nelle ultime settimane si sono rincorse voci sulla possibilità di cambi nell'organigramma. Un'idea che resta un obiettivo finiano, forse però da analizzare a mente fredda, dopo le Regionali. Fini, spiega un dirigente a lui vicino, vuole soprattutto ribadire un metodo: sulle scelte che riguardano la linea di governo, le riforme istituzionali, la vita di partito si decide in due.

Cosa riuscirà a strappare Fini si vedrà. Di certo parleranno di sottosegretari, dell'ipotesi di un ingresso di Daniela Santanché. Fini potrebbe 'cedere' sull'ex candidata premier della Destra, ma forse a patto di ottenere il via libera a un suo uomo per l'altra casella vacante (si parla di Andrea Augello), per la quale si era fatto invece il nome di un altro azzurro (Guido Viceconte). Ma anche di giustizia si parlerà domani. Difficile che il Cavaliere abbandoni il processo breve: magari il provvedimento, dopo il pressing di Fini, potrebbe subire modifiche alla Camera.

Di regionali forse Fini e Berlusconi parleranno, ma in questo caso non sarà il Presidente della Camera a creare resistenze. I problemi sono tutti interni al Pdl campano. Nicola Cosentino manifesta difficoltà ad accettare il nome di Stefano Caldoro, sostenuto da Italo Bocchino. Anche in Puglia la partita non risulta conclusa, toccherà a Raffaele Fitto e Berlusconi scegliere un nome che possa ottenere il consenso più largo.

Oggi, intanto, è saltato l'ufficio di Presidenza. Sembra anche per volontà di Berlusconi, dopo il faccia a faccia con i coordinatori. Nella mente del Cavaliere la riunione si terrà quando sarà risolutiva, capace cioè di offrire l'intero quadro delle candidature per le Regionali.