30 aprile 2024
Aggiornato 03:30
Il Premier torna in pista

De Magistris: «Berlusconi lasci l'Italia»

Il «lodo» dell'ex magistrato scatena le critiche della maggioranza: «necessario per salvare il paese dal Presidente del Consiglio»

ROMA - Un giro, lungo due ore, a un centro commerciale in Brianza, e ieri una visita di controllo all'ospedale San Raffaele di Milano: sono le prime uscite del premier Silvio Berlusconi che si prepara a ritornare «in pista» dopo l'aggressione del 13 dicembre a piazza del Duomo a Milano. Proprio mentre l'ex magistrato Luigi De Magistris lo invita a «lasciare l'Italia» per il bene del paese.

Secondo il portavoce Paolo Bonaiuti, per il ritorno del Cavaliere è questione di giorni: «Credo - ha detto Bonaiuti - che già dalla fine della prossima settimana, quella dell'Epifania, il presidente riapparirà». Nessuno, al momento, è in grado di confermare l'agenda del premier, ma di certo la partecipazione del presidente del Consiglio è prevista a una serie di appuntamenti. Innanzitutto si sta cercando di lavorare per recuperare gli appuntamenti persi in seguito alla convalescenza. Ci sono alcuni impegni internazionali «saltati» come il vertice italo-turco a Villa Madama, che avrebbe dovuto tenersi il 16 dicembre, e poi il tradizionale incontro con i giornalisti per la conferenza stampa di fine anno che non c'è stato e che potrebbe essere recuperato in una forma diversa. Non mancano due viaggi all'estero fissati da tempo: la visita ad Abu Dhabi il 16 gennaio e, a inizio febbraio, quella in Israele. Il 29 gennaio, al «Palazzaccio» a Roma, ci sarà l'inaugurazione dell'anno giudiziario, tradizionale 'passerella' per il mondo politico a cui partecipano sempre sia il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano che il premier Silvio Berlusconi.

Il «Lodo» De Magistris - E ieri accolto da un furioso coro di critiche da parte della maggioranza, l'europarlamentare Idv Luigi De Magistris ha suscitato un vespaio scrivendo sul suo blog: «Forse sarebbe saggio che qualcuno proponesse veramente un Lodo, ma per salvare il paese da Berlusconi... La proposta di fondo è questa: garantiamo a Berlusconi la possibilità di lasciare l'Italia senza conseguenze». «Non c'è trucco e non c'è inganno: solo il bisogno di ritornare ad essere una nazione democratica e civile» sottolinea l'ex magistrato.