Casini: voto anticipato? Fronte comune con PD e IDV
Per il leader dell'UDC le elezioni sono l'obbiettivo reale del Premier «ma un Governo istituzionale nasce in 5 minuti»
ROMA - Pier Ferdinando Casini dice sì alla partecipazione dell'Udc ad uno «schieramento di forze repubblicane a difesa della democrazia» qualora davvero il Paese andasse ad elezioni anticipate. Che, a giudizio dell'ex Presidente della Camera, sono obbiettivo reale del Premier Silvio Berlusconi e la ragione del suo attacco alle altre istituzioni di garanzia del Paese. Ma che non è affatto scontato ci saranno, perchè «volere o minacciare elezioni anticipate non significa averle». E comunque a decidere in materia a Costituzione invariata è il Quirinale e non Palazzo Chigi, sulla base dell'esistenza o meno di una maggioranza parlamentare.
«BERLUSCONI E' PARANOICO» - Berlusconi, a giudizio di Casini e «detto con simpatia», è «un paranoico» la cui «unica strategia plausibile» alla base degli affondi a Consulta, Quirinale, Magistratura, Presidenza Camera e opposizioni «è che ritenga di andare al voto anticipato» per motivare il quale «ha bisogno di trasmettere un'immagine di insicurezza e precarietà dell'Italia»: esattamente ciò che il Premier in questi giorni sta facendo con un «comportamento dissennato», ma «una richiesta di elezioni anticipate in queste condizioni - avverte Casini - farebbe emergere uno schieramento repubblicano a difesa della democrazia» nel quale l'ex Presidente della Camera e il suo partito sarebbero «schierati senza sì e senza ma», con un duplice possibile sbocco.
LE DUE IPOTESI - In prima battuta, cercare di impedire le elezioni anticipate chieste dal Premier per avere più poteri, facendo nascere una nuova maggioranza alle Camere. «Perchè la nascita di uno schieramento repubblicano a difesa della democrazia dovrebbe interpellare le coscienze dei parlamentari». E seppure «chi guida lo decide solo il Presidente della Repubblica, noi siamo favorevoli ad una soluzione istituzionale e convinti che un altro Governo si forma in 5 minuti». Ma senza escludere, in caso invece ad elezioni anticipate si dovesse arrivare davvero, di dare vita ad una coalizione elettorale di tutte le forze di opposizione al progetto di Berlusconi perchè «una situazione così eccezionale richiederebbe risposte inedite a quelle fino ad oggi prefigurate».
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