19 aprile 2024
Aggiornato 17:30
Politica. Governo Berlusconi

Tregua Berlusconi-Tremonti ad Arcore. Bossi media:tutto ok

Il Senatur assicura alla Lega Nord la candidatura nel Veneto, il Governatore uscente Galan ci scherza

ARCORE - Incontro «chiarificatore» ad Arcore tra il premier Silvio Berlusconi e il ministro del Tesoro Giulio Tremonti 'accompagnato' dal leader del Carroccio Umberto Bossi e dal ministro Roberto Calderoli. Chiarificatore è la formula usata e condivisa da tutte le parti in causa, anche se il confronto interno alla maggioranza sembra tutyt'altro che risolto.

VICEPREMIER - Bossi e Tremonti vorrebbero al più la garanzia di un nuovo patto senza inversione di rotte nè «boicotaggi» politici a mezzo stampa sulla guida della politica economica nelle mani di Tremonti e per questo vorrebbero un via libera del Premier alla «promozione» del superministro a Vicepremier unico dell'attuale governo. Berlusconi, però, prende tempo. Non dice di no. Ma rinvia anche il suo sì ad un confronto tutt'altro che facile con il resto del Pdl, a partire dal cofondatore Gianfranco Fini.

CAPITOLO VENETO - Se da un lato il Cavaliere tutto vorrebbe tranne che mettere in crisi a ridosso delle Regionali il rapporto con la Lega di Umberto Bossi, dall'altro è proprio la partita del Carroccio sulle presidenze delle Regioni del Nord che crea problemi a Berlusconi e tensione fortissima nel centrodestra. Al termine del vertice, Bossi assicura che «è sicuro che la candidatura in Veneto sarà della Lega» e che «per forza» dovrà finire così.

GALAN: «ELETTORI CON ME» - Ma a stretto giro di posta gli risponde il Governatore in carica Galan, con il quale è schierato apertamente il Pdl del Veneto: «ci sono divergenze anche nella Lega», assicura e lo irride Galan convinto che con lui ci siano la maggioranza degli elettori del Veneto.

«GLI INVIDIOSI» - In attesa di sbrogliare la matassa regionali, comunque, è proprio il Senatur a tirare le somme dopo le tensioni dei giorni scorsi e le voci di dimissioni del numero uno di via XX Settembre. «Siamo nella stessa famiglia» ribadisce Bossi, sottolineando che il governo «è solido» e che se qualche fibrillazione c'è stata bisogna guardare ai «soliti pasticcioni», «gli invidiosi» che ci sono in tutti i partiti. E sul punto dolente del taglio dell'Irap, malvisto da Tremonti, la Lega sceglie la strada attendista: c'è tempo per parlarne.

«E' inutile dare spazio a chi fa casino e basta - ha spiegato Bossi -. È andato tutto bene. Tremonti? Finché sono vivo io, non ci saranno problemi con Tremonti». Sulla stessa linea e con un linguaggio al solito molto colorito il ministro Roberto Calderoli secondo il quale «il clima è costruttivo, le idee sono molto chiare, non c'è trippa per gatti».

IRAP - Quanto al taglio dell'Irap Bossi mette le mani avanti e spiega che «l'elimineremo con il tempo» mentre Calderoli sottolinea che al vertice della riconciliazione tra il premier e il ministro dell'Economia «non se n'è parlato».