Terremoto l’Aquila: primo bilancio della LAV
Importante sforzo compiuto dall’unità di crisi veterinaria: soccorsi centinaia di animali. ma l’emergenza non è finita
A poco più di un mese dalla notte che ha cambiato per sempre la vita di una città e di tanti esseri viventi, possiamo fare un primo bilancio dell’attività delle associazioni animaliste nell’Unità di Crisi Veterinaria della Protezione Civile per l’emergenza Terremoto di L’Aquila.
Il volontariato ha svolto un importante ruolo nelle operazioni di recupero degli animali, coordinando la formazione di squadre di vigili del fuoco, veterinari e finanzieri per il salvataggio di più di 100 animali rimasti chiusi negli stabili lesionati dal sisma. Inoltre ha cooperato con il servizio veterinario ASL per il recupero di cani e gatti abbandonati, vaganti o feriti nelle zone terremotate, soprattutto in quelle più interessate dal sisma.
Grazie al volontariato, tutti i 500 animali finora recuperati dal territorio e transitati per il canile sanitario ASL di L’Aquila, una volta fotografati e iscritti all’anagrafe mediante apposizione del microchip identificativo, sono stati dati in adozione o hanno trovato un ricovero temporaneo nell’attesa di ricongiungersi ai legittimi proprietari una volta terminato il periodo di emergenza.
Tonnellate di aiuti giunti da ogni parte d’Italia sono state distribuite alla popolazione per le necessità degli animali custoditi nelle tendopoli al seguito dei proprietari o utilizzate per alimentare colonie feline e animali vaganti e bisognosi sul territorio. Tantissimi farmaci, antiparassitari e materiale sanitario vario sono stati messi disposizione dei veterinari per la cura degli animali terremotati. Più di 200 volontari, provenienti da tante associazioni diverse e da ogni parte d’Italia, accreditati presso l’Unità di Crisi, hanno svolto un lavoro preziosissimo, formando squadre destinate agli scopi più diversi ma tutti fondamentali: azione di monitoraggio del territorio, soccorso e messa in sicurezza degli animali vaganti anche all’interno delle «zone rosse», cioè interdette alla popolazione a causa del rischio di nuovi crolli, distribuzione degli aiuti nelle tendopoli, informazione dei cittadini sui servizi offerti dall’Unità di Crisi, promozione del concetto di proprietà responsabile degli animali, anagrafe e sterilizzazione.
Lo spirito di collaborazione dimostrato dalle 58 squadre di volontari finora alternatesi sul territorio è stato tale da superare qualsiasi divisione fra associazioni o qualsiasi polemica fra gruppi di attivisti locali, nonostante a volte le potenzialità della rete web siano state sfruttate più per alimentare polemiche inutili o amplificare le notizie prive di fondamento che per sostenere il grande lavoro compiuto dall’Unità di Crisi Veterinaria sul territorio per il salvataggio degli animali. Va sottolineato, infatti, che è la prima volta che viene costituita e attivata un’Unità di Crisi Veterinaria della Protezione Civile (diretta dal Prof. Vincenzo Caporale, Direttore dell'Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell'Abruzzo e del Molise) allo scopo di affrontare in maniera organizzata e sistematica tutti gli aspetti, sanitari e legati al benessere animale, di un’emergenza veterinaria che fin dalle prime ore dopo la tragedia si annunciava di proporzioni enormi.
Veterinari, volontari e forze dell’ordine stanno lavorando da più di un mese fianco a fianco, senza sosta, in uno sforzo comune straordinario e sotto tanti aspetti commovente: i risultati si vedono ogni giorno negli occhi degli animali salvati e delle persone che si sono ricongiunte ai propri animali o che hanno potuto contribuire a dare una degna sistemazione a quelli in difficoltà.
«Ricordiamo però che l’emergenza non è affatto terminata: si stanno ancora soccorrendo e recuperando tanti animali sul territorio aquilano, approvvigionando tutte le tendopoli ed affrontando tutte le problematiche legate ad un randagismo canino e felino che il sisma ha semplicemente amplificato in tutta la sua drammaticità - dichiara Paolo Migliaccio, Coordinamento associazioni di volontariato nell’Unità di Crisi Veterinaria L’Aquila - Ci sarà ancora bisogno di aiuti e di invio di squadre di volontari ancora per diverse settimane: il lavoro da fare è tanto e proseguirà nel tempo con l’applicazione di un piano di gestione del randagismo di durata almeno biennale e che darà i suoi frutti per tutti gli anni a seguire con una sistematica e capillare applicazione dell’anagrafe canina e felina, delle sterilizzazioni e di un piano mirato e sostenibile di prevenzione e controllo del territorio.»
Tutte le offerte di aiuto possono essere fatte pervenire agli indirizzi e-mail: terremotovet@izs.it e lav.abruzzo@lav.it , o al numero 328.2399024.
Per il coordinamento delle associazioni di volontariato: tel. 328.2399024.
Le segnalazioni e qualsiasi richiesta di assistenza possono essere effettuate ai numeri del centralino dell’Unità di Crisi Veterinaria: numero verde 800.082280 oppure ai numeri 340.1347340 e 347.5774850.
Per segnalare lo smarrimento o il ritrovamento di un animale:
http://maps.izs.it/terremoto/
http://www.animalipersieritrovati.org/abruzzo.shtml
Quanti volessero partecipare alla raccolta fondi attivata dalla LAV, possono farlo nei seguenti modi, indicando nella causale «Emergenza animali terremoto Abruzzo»:
- con versamento postale: Conto corrente postale intestato alla LAV, n. 24860009;
- con bonifico bancario: Conto bancario intestato alla LAV (Banca Popolare Etica) Codice IBAN: IT 16 E 05018 03200 000000501112
- on line: collegandosi al sito www.lav.it
Ricordiamo che all’indomani del sisma la LAV ha stanziato 10.000 euro tratti dal fondo straordinario del 5 per Mille e ha attivato una raccolta di fondi che finora ha superato i 30 mila euro. Gli attivisti LAV di tante città d’Italia hanno organizzato numerosi viaggi per consegnare più di tre tonnellate di cibo per animali, 10 recinti modulari, numerosi trasportini e cucce per cani e gatti, ciotole, guinzagli, gabbiette e cibo per pappagalli, lettiere, sabbia per gatti, sacchetti per la raccolta di deiezioni, antiparassitari, lettori di microchip, medicinali e vario materiale sanitario. Una stampante, oggetti di cancelleria e toner sono stati consegnati invece all’Unità di Crisi Veterinaria. Sul sito www.lav.it sono pubblicati i report di alcuni volontari LAV recatisi nelle zone terremotate.
Un sentito ringraziamento a tutti coloro che hanno finora offerto un aiuto prezioso con il proprio lavoro, attraverso l’invio di beni di prima necessità o anche semplicemente con un messaggio d’incoraggiamento.
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